Il 26 aprile è la data scelta per l'inizio della riconsegna dei beni dei Prati di Tivo e Prato Selva, come deciso dal Tribunale di Teramo. La riconsegna sarà curata dalla Gst che tramite i suoi legali darà il via alla procedura. A ricevere i beni sarà il curatore: la ditta Finori srl. Altri incontri saranno necessari per il completamento delle operazioni. A seguire il tutto ci sarà il liquidatore Gabriele Di Natale della Gst. Il presidente della Provincia Camillo D'Angelo, nel frattempo ha dato il via, sempre tramite i legali della società, al reclamo contro l'ordinanza del Tribunale di Teramo che ha disposto il sequestro cautelativo degli impianti di Prati di Tivo e Prato Selva, accogliendo il ricorso del precedente gestore, nominato custode degli impianti stessi. La Provincia di Teramo e i soci della Gst, nel corso dell'ultima assemblea, sentiti anche i legali della società, hanno deciso di dare mandato al liquidatore di proporre un reclamo per la revoca dell'ordinanza che ha disposto il sequestro giudiziario del ramo d'azienda. La cura temporanea degli impianti, riattribuita a Marco Finori, ex gestore, comprometterebbe però anche la ripartenza della seggio-cabinovia, rientrata nel possesso della Provincia di Teramo solo qualche settimana fa. Pur nell'assoluto rispetto istituzionale dei ruoli, abbiamo deciso di proporre reclamo, nella dichiarata intenzione di addivenire in tempi brevissimi a una soluzione della vicenda - ha già dichiarato il presidente della Provincia di Teramo, Camillo D'Angelo - perché il nostro auspicio è che possa concretizzarsi quella che è, e resta, una priorità dell'Amministrazione provinciale, ovvero la piena funzionalità degli impianti per l'avvio della stagione estiva".