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FIMgruppo

Ancora una morte bianca, l’ennesima. Ancora una vita spezzata, una giovane vita. 
Stanchi della solita indignazione post mortem, quasi mai preceduta da un impegno civile, imprenditoriale, politico pre mortem; stanco dei “non è possibile!” questo Direttivo vuole simbolicamente gridare “Basta! Dire Basta!”; vuole concretamente e fattivamente lanciare un messaggio di speranza e un appello all’impegno civile di ogni cittadino, sia esso lavoratore, imprenditore, politico. Vuole richiamare l’intera società ad una seria e doverosa riflessione sul perché la Morte Bianca sia ormai divenuta una quotidiana realtà ineluttabile, ormai praticamente metabolizzata dal vivere e sentire comune. 
Noi non ci arrendiamo al cordoglio, non accettiamo la rassegnazione e chiediamo ad ogni collega, ogni datore di lavoro, ogni membro delle Istituzioni, ogni addetto della carta stampata, ogni singolo cittadino, ma anche e soprattutto a noi stessi, di contribuire quotidianamente alla necessaria metamorfosi di una annosa, insostenibile, drammatica realtà per raggiungere un grado di civiltà accettabile. Come Direttivo FIM Cisl, supportati dalla AST Cisl, abbiamo deciso di intraprendere future iniziative di sensibilizzazione ed informazione rispetto alla sicurezza nei luoghi di lavoro nelle scuole, ad iniziare da quelle primarie, che vedranno impegnati delegati, RSU e RLS nel tentativo di ingenerare una nuova mentalità e 
maggiore coscienza verso la sicurezza nelle prossime generazioni di lavoratori. 
Ci auguriamo che questa ennesima Morte Bianca non passi nel dimenticatoio più rapidamente delle altre 
solo perché ha colpito un lavoratore extracomunitario, aggiungendo così allo strazio di una giovane vita 
spezzata la vergogna della discriminazione. 
Siamo stanchi e siamo stufi come lavoratrici e lavoratori metalmeccanici di contare le vite spezzate di nostri colleghi che non potranno più riabbracciare i loro cari per qualche euro di dignità. 
Concludiamo questo comunicato con l’auspicio e la speranza, vista l’imminente tornata elettorale, che la politica tutta affronti nella propaganda la problematica della sicurezza sul lavoro, ricordando che ogni 
lavoratore/lavoratrice è un cittadino/a o un/una appartenente alla comunità. 
“Lo studente lì fuori mi ha detto che noi entriamo qui dentro di giorno quando è buio e usciamo di sera quando 
è buio: ma che vita è la nostra…” (90 anni di Gian Maria Volonté ) 
 
IL DIRETTIVO TERRITORIALE 
FIM.CISL ABRUZZO MOLISE (TERAMO)