Ill.mo Sig. Sindaco,
Preg.mo Ing. Di Giuseppe,
Preg.mo Arch. Ronchi,
come sapete. in questi giorni sono in corso i lavori per la riqualificazione del quartiere Cona. lavori attesi da prima che io arrivassi alla Cona sei anni fa.
Faccio un po' di storia recente per dare ragione di questa lettera.
L'arch. Ronchi, incaricato della progettazione, convocò tra il 2019 e il 2020 il sottoscritto con altri rappresentanti del quartiere, per illustrare e definire i lavori da effettuare. Nelle riunioni alle quali ho partecipato era stato definito il seguente programma di lavori, per quanto di interesse della comunità parrocchiale: «allargamento della strada di accesso alla chiesa nuova da via Cona (troppo stretta da non consentire il transito in doppio senso)» e fornitura e posa in opera di «4/5 lampioni pubblici per illuminare le aree attorno alla chiesa, che di notte restano totalmente al buio».
Ho usato le virgolette, perché con queste motivazioni ho richiesto al Sig. Vescovo Lorenzo Leuzzi il 16.12.2020 le necessarie autorizzazioni ai lavori su aree di proprietà della Parrocchia. Sono stato contento di condividere con i concittadini del quartiere (parrocchiani e non) questa notizia, visto che la strada e le aree attorno alla chiesa sono usate da tutti, anche solo per il semplice transito o parcheggio.
D'altra parte, dai tempi del compianto don Gianni Di Bartolomeo, costruttore della chiesa nuova, si ascoltano lamentele per la strada di accesso alla chiesa.
Questo avviene almeno ogni sabato e domenica, e particolarmente nelle circostanze in cui la chiesa si riempie (cresime, funerali, Palme, Pasqua, ecc.)
Una ulteriore lettera del Comune, alla quale il Vescovo rispondeva il 17 dicembre 2021, autorizzava «la realizzazione delle opere necessarie per realizzare percorsi per gli utenti». La genericità della richiesta era in linea con quanto precedentemente stabilito.
Non mi sono insospettito, viste le motivazioni dell'autorizzazione vescovile, che restava in piedi!
E ho fatto male!
Finalmente il 12 aprile 2023 vedo la ruspa al lavoro. Contento della cosa, incontro l'arch. Ronchi, anche direttore dei lavori, dal quale vengo a sapere che i lavori programmati sono stati cancellati. Al posto di quelli si realizzerà al lato della strada di accesso un marciapiede con qualche lampionicino pedonale. Tutto qui! La strada di accesso rimarrà com'era! E le aree attorno alla chiesa resteranno al buio! L'arch. Ronchi mi ha spiegato che l'allargamento non si poteva fare perché avrebbe comportato un esproprio sulla proprietà confinante (intendiamoci: 40 mq!), ma sarebbe stata una "rogna" insopportabile.
Nei 5 anni trascorsi dalla delibera dei lavori, forse ci si poteva provare, e anche riuscire.
Nessuno ci ha provato.
Signor Sindaco, non erano questi i patti!! Volevo dirLe solo questo! Capisco che, di questi tempi, pretendere correttezza forse può significare pretendere troppo! Ma, ribadisco, non erano questi i patti!!
Cosa dovrei fare adesso?
Far revocare al Vescovo l'autorizzazione concessa, visto che sono decadute le sue motivazioni?
Pretendere una causa nei confronti del Comune?
Lei sa bene che è troppo tardi per ogni iniziativa. Mi accontento di farle sapere la mia frustrazione per l'accaduto, che ferisce non tanto me, quanto i concittadini che continueranno a lamentarsi perché la strada di accesso alla chiesa nuova della Cona è troppo stretta!
E le aree attorno alla chiesa sono al buio!
don Giovanni Giorgio
Parroco della Parrocchia della Madonna della Cona