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Screenshot_2023-04-19_alle_13.54.51.pngNegli ultimi anni il settore ha realizzato fatturati da capogiro e continua ad avererisultati economici di tutto rispetto, un comparto che interessa oltre duecentomila addetti.

Dal 2016 il contratto nazionale del Legno-Arredo, grazie alla capacità contrattuale delle parti sociali,stabilisce un recupero dell’inflazione che ha portato aumenti economici miglioririspetto alla media degli altri contratti.Oggi le imprese hanno deciso dinon rispettarel’accordo firmato che prevede unmeccanismo di recupero dell’inflazione reale, e negano la rivalutazione delle retribuzioni che,per il 2022, corrisponde a circa 130 euro al mese di aumento della paga base.Federlegno chiede inoltre che il contratto venga bloccato per un anno, negandoai lavoratori ogni miglioramento su orario, diritti e tutele.

Abbiamo richiesto:aumenti retributivi in linea con l’inflazioneper tutelare il potere d’acquisto e per combatterel’incremento di prezzi e delle bollettemeno ore di lavoro a parità diretribuzionemaggiore formazione per gli operai e per gli impiegati di un settore che restaall’avanguardia in Italia.

Non riteniamo corretto applicare le regole solo quando fa comodo; ora chel’inflazione è alta, anche il potere di acquisto delle retribuzioni deve essere adeguato così come prevedono gli accordi di rinnovo contrattuale.

Pertanto abbiamo proclamato il blocco degli straordinari e delle ore di flessibilità intutte le aziende che applicano il Ccnl Federlegno Arredo e Venerdì 21 aprile, nella settimana del Salone del Mobile, lo sciopero per l’intera giornata lavorativa con manifestazioni territoriali.

Le manifestazioni si terranno in 7 cittàTreviso, Forlì, La Spezia, Pesaro, Calangianus e Matera, insieme a Milano, saranno protagoniste di una protesta iniziata a febbraio a seguito dell’interruzione delle trattative per il rinnovo del contratto nazionale, scaduto il 31 dicembre 2022.

La Filca Abruzzo Molise parteciperà alla manifestazione di Pesaro con suoi lavoratori delegatidel settore del mobile; parliamo, fra le altre,dell’ArandellArtigianmobili a Teramo, della Pail e della Tecknopac a Chieti, della Mastrangeli e Pagano e 3C a L’Aquila.

Lo sciopero è stato preceduto in queste settimane dalla proclamazione del blocco degli straordinari e della flessibilità e dallo svolgimento di assemblee nei luoghi di lavoro

Si parla tanto del Salone del mobile e del prestigio di questo settore nel mondo, ma noi vogliamo ricordare che dietro tanta bellezza e qualità c’è la professionalità e il duro lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori del settore che attendono il rinnovo del loro contratto in un momento economico assai complicato.

I lavoratori del settore del mobile e arredo hanno affrontato le difficoltà dovute alla crisieconomica 2010-2018 e al Covid, supportandoe sostenendo le loro aziendeattraverso flessibilità, riduzione dei salari, processi di riqualificazionecasseintegrazioni e licenziamenti, permettendo a molte aziende di traguardare la crisi e rilanciarsi. Oggi queste imprese riscuotono ipositiviriasultati generatida questi passaggi ed è corretto contrattualmente ed eticamente che diano ai lavoratori, non di più, ma almeno quanto loro spettante a seguito di accordi sottoscritti per il rinnovo del contratto nazionale.

Insieme nelle difficolta e insieme nelle positività, è questa la prima forma di PARTECIPAZIONE che la Filca Cisl chiede alle aziende delsettore.

FILCA CISL ABRUZZO MOLISE
 IL SEGRETARIO GENERALE
     (Giancarlo De Sanctis)