Tour da turista in città con immancabile tappa nella Pinacoteca comunale. Ma perchè un tavolino con biglietti da visita di un ristorante fresco d'inaugurazione è stato piazzato proprio davanti al dipinto del Fauno ebbro, di Pier Francesco Mola? Ci avviciniamo incuriositi e leggiamo attentamente il messaggio incorniciato ad hoc: "La mia storia nasce da qui. In questo luogo che narra di storia e di radici. Da oggi una parte di me abita in un nuovo spazio e parla con il cibo". Messaggio "firmato" Ebrius, con tanto di logo del nuovo ristorante aperto in piazza Martiri della Libertà. Sulle prime, lo confessiamo, abbiamo temuto che si trattasse di una qualche forma indebita di pubblicità, poi abbiamo scoperto che si tratta di un’idea, anzi: di una grande idea. Un’idea che nasce da Fernando Filipponi, l’esperto consulente teramano che ha lavorato al Louvre, e ripete quello che si fa in grandi città, ovvero legare pubblico e privato nella promozione della cultura. Un’idea che ha trovato nella responsabile dei servizi culturali teramani, Gioia Porrini, un immediato appoggio e nell’assessore alla Cultura Andrea Core il definitivo placet, poi concretizzatosi con l’adesione della famiglia Iachini, titolare del nuovo ristorante di piazza Martiri. Funziona così: il ristorante Ebrius esporrà riproduzioni delle opere della Pinacoteca teramana, poi ai clienti del ristorante sarà distribuito un voucher con il quale potranno recarsi in Pinacoteca, e in futuro al Castello della Monica, e avere una guida gratuita, dei costi della quale si farà carico la società che gestisce il ristorante. Una sorta di mecenatismo gastronomico - culturale, che vedrà un privato farsi parte attiva nella promozione della città, non avendo alcuna altro beneficio se non quello di restituire al cliente (magari turista) un’esperienza di sapore e di sapere. Ottima quindi l’iniziativa e perfetta la sinergia Iachini - Core. Unica pecca: la comunicazione. Si sarebbe dovuta promuovere di più questa inziativa, e avrebbe dovuto farlo il Comune. Abbiamo criticato la diffusa “annuncite” dell’amministrazione in carica, questa volta che c’era davvero da annunciare qualcosa di valido, l’annuncio è mancato. Però intanto l’iniziativa è partita, e questo conta.