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LucaboschiLeggo che, ancora una volta, anche in questa nostra città, c’è chi considera possibile discriminare qualcuno per il suo orientamento sessuale. Nell’esprimere solidarietà a Luca Boschi, che conosco quale talentuoso artista della fotografia, voglio dire che non basta condannare queste manifestazioni di sottocultura, bisogna impegnarsi quotidianamente perché il contrasto ad ogni genere di discriminazione divenga regola di vita e, soprattutto, di sana amministrazione della città. Nel mio programma, l’inclusività è un obbligo e la diversità un valore da esaltare non una colpa da condannare. Prendendo spunto dal fatto odierno, mi impegno, fin da ora, a lavorare perché Teramo entri a far parte della Rete RE.A.DY, la Rete italiana delle Regioni, Province Autonome ed Enti Locali impegnati per prevenire, contrastare e superare le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, anche in chiave intersezionale con gli altri fattori di discriminazione – sesso, disabilità, origine etnica, orientamento religioso, età – riconosciuti dalla Costituzione, dal Diritto comunitario e internazionale.

 

La CGIL di Teramo esprime solidarietà all’amico Luca Boschi per la vile azione commessa nella notte che sa tanto di delazione fascista. Tra due settimane celebreremo la giornata internazionale contro l’omolesbobitransfobia.  Episodi come questo ci ricordano che l’omofobia esiste e va combattuta con la cultura e non solo con altre pene. Vogliamo una legge e soprattutto vogliamo azioni positive, vogliamo un’educazione all’inclusione e al rispetto.

Condanniamo questo gesto gravissimo, commesso col favore della notte e senza metterci la faccia, che non colpisce solo Luca ma una comunità intera, a danno di tutte quelle persone che stanno ancora facendo i conti con la propria identità. A loro diciamo che la società è pronta, è molto più avanti di questi vigliacchi.

Così commenta Mauro Angelozzi, responsabile dello sportello Nuovi diritti: “Mi rivolgo ai vili che pensano di insultare una persona per la sua sessualità: essere froci non è un insulto, anzi, è motivo di orgoglio. Per questo ho messo un cartello alla porta di casa con scritto “qui ci abita un frocio” e invito chiunque voglia a fare lo stesso. 

Costoro sappiano che se colpiscono un* colpiscono tutt*. Non ci fermerete mai!”

 

Il Segretario della CGIL Teramo                               

Il responsabile sportello Nuovi diritti CGIL Teramo

Pancrazio Cordone                                                                       

Mauro Angelozzi

 
 
Oggi Teramo si è svegliata con una vergognosa aggressione ai danni di Luca, sostenitore di Gianguido D’Alberto: ha trovato sotto la propria cassetta postale un cartello che recita “qui ci abita un frocio che vota D’Alberto”. 

Un atto che ricorda certi segni apposti sulle porte, certi cartelli appesi fuori dalle attività commerciali, certe leggi che assecondavano un principio bestiale: quello per cui se non appartieni ad una genia, ad un genere, ad una classe, ad una etnia sei escluso, se non recluso e a volte ucciso. Per dire no bisogna non solo resistere, ma andare a votare, scegliere che al governo delle città dei territori ci siano persone libere che fanno comunità. 
Con tutte e tutti. Per tutte e tutti. 
Inviamo alla persona vittima di questo vero e proprio atto intimidatorio la nostra solidarietà e la certezza che saremo sempre sempre sempre presenti, al fianco della comunità LGBTQIA+, al fianco di chi vuole solo poter vivere la propria vita in santa pace.
 


Michele Fina, senatore, segretario regionale Pd Abruzzo

Marielisa Serone D’Alò, responsabile diritti e politiche di genere Pd Abruzzo

Quirino Crosta, responsabile Dipartimento diritti civili Pd Abruzzo