"Non siamo a pezzi, di più...Questo è il ringraziamento dell'azienda per cui uno lavora, il trattamento riservato a chi ha sempre fatto anche più del proprio dovere, dando sempre la propria disponibilità per il bene e il benessere economico dell'azienda stessa. E invece, ecco cosa si fa. La sentenza? L'hanno scritta ieri e ora, dopo anni di contratti di settimana in settimana, dobbiamo guardarci intorno e cercare di trovare un nuovo lavoro perchè di diritti ne abbiamo anche noi e le nostre famiglie". Delusione e rabbia. Questi i sentimenti che governano gli animi dei lavoratori della Purem di Villa Zaccheo, da ieri in sciopero subito dopo l'esito negativo del tavolo tenutosi la mattina nella sala consiliare della Provincia di Teramo con i vertici della multinazionale tedesca collegati da remoto e nel corso del quale, di fatto, non sono state date prospettive di salvataggio del sito teramano oltre la data di scadenza del 2025, fino a quando cioè la Purem sarà impegnata con le attuali commesse (in primis quella di Stellantis). Delusione e rabbia condivisa con i segretari provinciali della Fim Cisl, Marco Boccanera, e della Fiom Cgil, Natascia Innamorati, che hanno indetto lo sciopero dalle ore 14 di ieri, appunto, e che oggi sono stati ancora una volta al fianco dei lavoratori e delle rispettive Rsa, Camillo Baldini della Fiom Cgil e Loris Baglioni della Fim Cisl, portavoce ufficiali delle preoccupazioni dei colleghi della Purem. Il futuro dopo il 2025, per la Purem di fatto, potrebbe parlare solo in...rumeno, visto che è la Romania il Paese verso cui i vertici della multinazionale da oltre 400milioni di euro di ricavi nell'anno della pandemia (molti di più lo scorso anno, chiaramente) hanno scelto di delocalizzare completamente una commessa che, inizialmente, al contrario, doveva essere al 50% assegnata allo stabilimento di Villa Zaccheo e per la metà restante al sito rumeno. Stamattina i lavoratori hanno proseguito lo sciopero davanti ai cancelli della Purem e mercoledì 10 maggio, in massa, insieme al resto dei colleghi delle aziende che producono per l'indotto dell'Automotive abruzzese e nazionale.
ASCOLTA CAMILLO BALDINI (FIOM CGIL) E LORIS BAGLIONI (FIM CISL)