A Silvi, l’attuale giunta comunale capitanata da Andrea Scordella tenta di salvare il salvabile, annunciando opere faraoniche laddove per anni è stato principe l’abbandono e l’incuria. “A due settimane dalle elezioni”, scrive Giuseppe Gentile, candidato sindaco del centro sinistra, “sul cancello di ingresso del Villaggio del Fanciullo, è apparso un rendering per il recupero del sito, di cui non si conosce, al momento, la paternità progettuale.Sul cartello, infatti, non è riportata nessuna indicazione di spesa, una data di inizio e fine lavori, e tantomeno il logo del Comune di Silvi o quello di Regione Abruzzo, come regola vuole.Questo modo di condurre la campagna elettorale gettando fumo negli occhi dei cittadini non mi appartiene.La strumentalizzazione dell’opera appare ancora più palese dal momento che, sul Villaggio del Fanciullo, sussiste un vincolo di recupero del Ministero e Soprintendenza delle Belle Arti. Ciò non ha impedito all’amministrazione, però, di abbandonare al suo interno i detriti del pontile di legno”.Di certo l’apposizione del cartello ha creato in paese forti polemiche. Nessuna indicazione di alcun genere, nessun nome di progettista, nessuna data, nessuna citazione che renda credibile questa cosa. Insomma, si deve essere proprio alla frutta per arrivare a fare propagande sul nulla. Dal canto suo, sui social, il sindaco si difende. “Quella foto” scrive in un giusto attacco mosso dal signor Pino Di Febbo “è la bozza del progetto in corso di validazione da parte della Regione Abruzzo, per dimostrare che in cinque anni (pochi per l’iter burocratico che si è dovuto svolgere) si è riusciti ad ottenere: 1) la concessione cinquantennale dell’area (che ricordiamo non è di proprietà del Comune, ma demanio dello stato), 2) il vincolo di interesse storico culturale dalla Soprintendenza alle Belle Arti per l’intera area ( requisito indispensabile per poter procedere al recupero), 3) i finanziamenti necessari per il recupero, 4) la progettazione in capo alla Regione Abruzzo con un progetto definitivo/esecutivo in fase di validazione. Cosa è rimasto da fare? La prossima amministrazione, chiunque sia, non dovrà fare altro, una volta ricevuto il progetto validato, indire la gara di appalto per l’esecuzione dei lavori”. Si saranno dunque convinti gli abitanti dopo questa dettagliata spiegazione? Giustamente, se trattasi pur se di una bozza, perché non menzionare il tecnico autore e la data di redazione? “Una volta” aggiunge nei commenti il signor Pasquale “si narra che portarono dei pali della luce in una frazione di Silvi, appena completato lo scrutinio delle votazioni, tornarono a riprendersi i pali. Sono bravi loro e noi degli sciocchi che abbiamo bisogna della pastura come i pesci per abboccare. Cinque anni di legislatura sono tanti per farsi un giudizio sereno e serio delle capacità amministrative di chi ha governato”. Intanto a Silvi la campagna elettorale corre ruggente nei media, nei social e sulle piazze.
Mauro Di Concetto