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mariocozziChe fine ha fatto il rendiconto 2022 del Comune di Teramo?
Qualche giorno fa la lista di Futuro In ha posto una domanda che è rimasta, come al solito, senza risposta.
Il termine per l’approvazione del rendiconto di esercizio è fissato dall’art. 227 del TUEL al 30 aprile dell’anno successivo a quello di riferimento.
Il rispetto del termine del 30 aprile 2023, per la chiusura del rendiconto della gestione 2022, rappresenta uno dei requisiti di virtuosità previsti dall’articolo 8 del D.L. n. 13/2023.
Mesi e mesi di festicciole e di selfie, settimane elettorali con promesse e capriole stravaganti, comizi all’insegna di “abbiamo programmato” quando purtroppo non si possono mostrare realizzazioni.
Litanie sull’ordine amministrativo e parole vuote su Teramo che ora può e sulla città (che non è più) capoluogo.
Salvo poi scoprire che entro il 30 aprile il Consiglio comunale e la maggioranza d’Alberto dovevano, per legge, approvare il rendiconto 2022.
Entro il 30 aprile.
Siamo giunti al 10 maggio ed in Comune è’ arrivata la diffida del Prefetto della Provincia di Teramo, come era ovvio che fosse.
Il dispositivo dell'art. 227 TUEL
recita: “La dimostrazione dei risultati di gestione avviene mediante il rendiconto della gestione, il quale comprende il conto del bilancio, il conto economico e lo stato patrimoniale.
Il rendiconto della gestione è deliberato entro il 30 aprile dell'anno successivo dall'organo consiliare (…)
La proposta è messa a disposizione dei componenti dell'organo consiliare prima dell'inizio della sessione consiliare in cui viene esaminato il rendiconto entro un termine, non inferiore a venti giorni, stabilito dal regolamento di contabilità.
In caso di mancata approvazione del rendiconto di gestione entro il termine del 30 aprile dell'anno successivo, si applica la procedura prevista dal comma 2 dell'articolo 141.”
Tradotto: il Prefetto ha diffidato ad approvare il rendiconto entro la fine del mandato del Sindaco ma i tempi non ci sono.
I cittadini siano consapevoli dei danni prodotti da un Sindaco e da una maggioranza che nel mentre pretende di dare lezioni di competenza e preparazione agli altri, non è stata in grado di rispettare la legge e di approvare in Consiglio comunale uno degli atti fondamentali per la città, con gravi conseguenze per l’Ente.

MARIO COZZI