Buongiorno direttore e redattori di CertaStampa.
In riferimento al vostro articolo pubblicato ieri, 27 maggio, disponibile a questo link https://www.certastampa.it/cronaca/57673-orsi-sul-gran-sasso-iannetti-catturateli-e-riportateli-nel-parco-d-abruzzo.html,
vorrei segnalare la diffusione di informazioni false che danneggiano gravemente il lavoro svolto da enti e organizzazioni che da molti anni si occupano di tutelare e favorire l’espasione spontanea della popolazione di orso bruno marsicano. Nella lettera del sig. Iannetti che avete pubblicato c’è scritto che gli esemplari di orso segnalati sin dal fine 2019 nel territorio del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga sono stati reintrodotti in violazione alle norme di divieto di introduzione di specie non autoctone. Questa infomazione è assolutamente falsa, perché innanzitutto l’orso marsicano è una sottospecie autoctona di tutto l’Appennino centrale e quindi anche del territorio del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, e poi perché non è mai avvenuta alcuna “introduzione” di esemplari nel territorio in questione. L’orso marsicano, come dovrebbe essere ben noto, è un animale in grado di spostarsi molto, può percorrere chilometri al giorno, e la presenza di individui in zone dove le comunità locali non hanno memoria della sua storica presenza è un fenomeno spontaneo e del tutto positivo per la sopravvivenza della specie. L’uscita dal rischio di estinzione dell’orso marsicano, infatti, può avvenire soltanto se gli animali migrano dall’area rifugio del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e trovano nuove aree idonee dove vivere e riprodursi: una di queste è proprio il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.
Dal 2022 è iniziato un progetto europeo chiamato LIFE Bear-Smart Corridors, che ha proprio l’obiettivo di favorire l’espansione spontanea dell’orso marsicano in altre aree protette dell’Appennino centrale attraverso la messa in sicurezza dei corridoi ecologici che collegano parchi e riserve e mediante un processo di crescita di consapevolezza delle comunità locali verso le buone pratiche di coesistenza uomo-orso. Infatti, uno degli elementi principali di questo progetto europeo è la replicazione del modello delle Comunità a Misura d’Orso, già sperimentato con successo in altri contensti come Pettorano sul Gizio, nella Riserva Naturale Monte Genzana Alto Gizio, da molti anni.
Sulla base di quanto detto, chiedo cortesemente di rimuovere l’articolo sopra menzionato oppure di pubblicarne uno che vada a correggere questo affermato dal sig. Iannetti. Si tratta di vera e propria disinformazione che tutti gli enti e le organizzazioni coinvolti nella conservazione dell’orso marsicano cercano, spesso con tanta fatica, di segnalare e correggere.
Cordiali saluti,
Angela Tavone
Responsabile della Comunicazione
LIFE Bear-Smart Corridors
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www.life-bearsmartcorridors.com
LA RISPOSTA
Nella dichiarata missione, civile e democratica, di offrire sempre e comunque uno spazio di espressione, a chiunque abbia una opinione da manifestare, pubblichiamo la lettera della responsabile della comunicazione del Life Bears smart corridors, così come abbiamo pubblicato quella di Pasquale Iannetti.
Lo facciamo sempre, gentile signora Tavone, con tutte le lettere, nella piena consapevolezza di seguire, in questo caso, il dettato dell’articolo 21 della Costituzione, quindi affatto “incautamente”. Ovviamente, non diamo spazio alle offese, ma non ne abbiamo lette nei dubbi che pone Iannetti, anzi: solleva un problema che pretende risposta.
Incauta e offensiva è, al contrario, la sua richiesta di “rimuovere l’articolo”, con un fare che sfiora la censura e che pertanto è inaccettabile.
Pubblichiamo la sua lettera, offrendole questo diritto di replica, ma ci consenta, tra le righe, di offrirle un nostro contributo alla discussione. Quando scrive di “…processo di crescita di consapevolezza delle comunità locali…” lei è sicura che, quelle comunità locali, siano state adeguatamente coinvolte? Perché, vede, per il 3 giugno si sta organizzando un convegno, a Castelli, nel quale molti diranno di non aver mai avuto notizia della presenza degli orsi in quelle aree. E ancora, quando scrive di “…buone pratiche di coesistenza uomo-orso”, intende anche l’aggirarsi del povero Juan Carrito tra le vie dei paesi, prima di essere ucciso da un’auto (mettendo anche a rischio l’incolumità dell’automobilista)?
Lei parla di disinformazione, concentrando le sue attenzioni sul fatto che Iannetti abbia scritto di “reintroduzione”, ma le sfugge il fatto che - reintrodotto o arrivato peregrinando - l’orso da queste parti è una presenza ignota a molti è preoccupante per tutti. Su questo, non ci è sembrato di leggere una sua risposta:
Cordialmente
Certastampa