Sono trascorsi ben 6 anni da quando la ASL di Teramo, inaugurava la RSA di Giulianova per soggetti non autosufficienti in quanto affetti da demenza senile.
È vero che la stessa struttura per tutto il periodo della pandemia è stata utilizzata come centro COVID, ma è altresì vero che dette attività sono state dismesse dal mese di ottobre 2022.
Questa Segreteria Regionale, siccome preoccupata dal silenzio e dall’inerzia fatti registrare dalla ASL teramana e dalla Regione Abruzzo circa la mancata riapertura dell’importante insediamento socio-sanitario, ritiene dover sollecitare gli Enti preposti ciascuno per la propria parte e competenza, affinché siano adottate in via d’urgenza tutte le iniziative ritenute necessarie per una pronta e definitiva riattivazione del “centro Alzheimer” di Giulianova.
E cio, non soltanto per dare concreta attuazione di quanto a suo tempo voluto e deliberato ( delibera n. 286 del 03/03/2016, esecutiva a norma di legge), di quanto affidato mediante regolare gara di appalto e di quanto stipulato e sottoscritto in sede di apposito contratto, ma anche e soprattutto per migliorare l’offerta di servizi sanitari a favore di un territorio già fortemente penalizzato.
Ad oggi non si hanno notizie nonostante che, la gestione della struttura sia stata affidata a seguito di gara di appalto alla R.T.I KCS Caregiver Coop. Sociale (mandataria)-Consorzio Elio (mandante), per un importo complessivo quadriennale pari a Euro 8.836.000,00 IVA esclusa, con relativo contratto sottoscritto in data 2 luglio 2015.
D’altra parte, la persistente inattività della struttura in parola appare non soltanto iniqua ed insensata dal punto di vista socio-sanitario, ma ancor di più inappropriata sotto il versante tecnico-legale, laddove si vorrà tenere in debita considerazione la sussistenza degli atti presupposti come sopra ricordati.
In ogni caso, resta la considerazione che la mancata riattivazione della struttura sta arrecando malessere e disagi alle persone, per lo più anziane, bisognose delle particolari cure poiché affette da Alzheimer.
Un vero dramma per i cittadini teramani ed abruzzesi.
E’ necessario dotarsi di una struttura pubblica regionale a Teramo volta a curare malati gravi affetti da Alzheimer e demenza senile, in assenza anche di centri diurni dedicati a dette patologie, risulterebbe una risposta ormai irrinunciabile sotto l’aspetto sanitario, sociale ed economico, e per Teramo sarebbe un punto di eccellenza sanitaria che sicuramente aiuterebbe a mitigare la mobilità passiva che ormai risulta essere un fiume in piena, un vero supporto a tutte quelle famiglie (centinaia) che non riescono in luoghi domestici a curare i propri malati affetti da questa terribile malattia, e non solo, ma anche sotto l’aspetto occupazionale si realizzerebbero oltre 100 posti di lavoro in un momento di crisi che sta attraversando il paese intero.
Oltre alle ragioni sopra esposte si vuole sottolineare che la Asl di Teramo è tenuta ad onorare e ad adempiere agli impegni contrattuali sottoscritti con la ditta affidataria, avuto riguardo che in difetto, cioè in caso di sussistenza di eventuali inadempienze contrattuali la stessa Asl potrebbe essere chiamata in giudizio.
Senza considerare poi, che per la realizzazione della struttura di Bivio Bellocchio sono state impegnate e spese ingenti risorse economiche per cui sarebbe quanto mai opportuno un pronto e sollecito utilizzo.
Per la ragioni espresse questo Sindacato confida che il Direttore Generale della ASL di Teramo, Dott. Di Giosia, e l’Assessore Regionale alaSanità, Dott.ssaVerì, vogliano attivarsi per la immediata riapertura del Centro di Bivio Bellocchio di Giulianova.
Resta inteso che questa Organizzazione Sindacale, si riserva ogni azione utile per la tutela delle necessità dei pazienti affetti da questa patologia che attendono risposte da anni, nonché per la difesa dei diritti di tutti i lavoratori interessati.
Il Segretario regionale Uil Fpl
(Alfiero di Giammartino)