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Si torna a parlare del cantiere scuola di Borgo Santa Maria. A due mesi di distanza dal consiglio comunale in seduta straordinaria, nulla è cambiato. Il comune, giudicando forse l’area non in evidente rischio frana, attende con tutta calma i visti ed i pareri del Miur ed altri. La Ruzzo Reti, interpellata via Pec dal comitato cittadino sorto ad arte per la tutela del quartiere Borgo Santa Maria, non è certo così tranquillo. “Posto che questa Società” si legge nella nota inviata al comitato, ma anche al comune, alla provincia, al genio civile, all’APC Azienda Regionale di Protezione Civile ed ai Vigili del Fuoco “effettua controlli periodici e sistematici sulle infrastrutture a rete gestite, riservando particolare attenzione ai punti in cui si rileva una criticità che possa comprometterne il regolare funzionamento, subito dopo la Sua segnalazione nostri tecnici hanno eseguito uno specifico e più approfondito sopralluogo in prossimità dell'area di cantiere ubicata tra Via Giovanni Caccianini Maturanzi e Via della Resistenza.
A seguito dello specifico sopralluogo, pur riscontrando il regolare funzionamento della condotta delle acque nere gestita da questa Società, si è preso atto della necessità di procedere ad una messa in sicurezza del fronte di scavo che, in caso di cedimento, provocherebbe la rottura della rete fognante portando a situazione di pericolo per la pubblica incolumità, nonché condizioni igienico sanitarie precarie. Per tale motivo si invitano gli enti in indirizzo, che leggono per conoscenza, per quanto di competenza a porre in atto una soluzione tecnica che stabilizzi in maniera definitiva il fronte di scavo”. Intanto, in due mesi già di attesa il telo in PVC messo a dimora unicamente per coprire il pericoloso scavo, ha formato una sorta di serra per la vegetazione sottostante, che è cresciuta al di sotto. Lo sbriciolamento del terreno a valle purtroppo prosegue incessante, come prosegue il cedimento della sovrastante strada. “Si continua a procedere burocraticamente in forma ordinaria sull’area come se nulla fosse accaduto” afferma indignato un membro del comitato “Nessuno ci aveva certo detto che si dovevano attendere persino le autorizzazioni del MIUR per l’ok alla scuola. Non si capisce che il problema reale non è la scuola che deve sorgere li, ma bensì il terreno che frana portando a rischi di stabilità delle vicine case! Il muro di contenimento va fatto subito a prescindere dell’edificio scolastico!”. Cosa accadrà se il cantiere non si sblocca entro settembre, data in cui il Comune potrebbe venire commissariato per uscita del sindaco, che si appresta a correre per le future regionali? “Noi chiediamo l’intervento urgente della Regione e della protezione civile” ribatte un residente “per ritirare l’opera al Comune e provvedere con somma urgenza alla messa in sicurezza dell’area. In questi periodi di forti piogge abbiamo vissuto giorni e notti insonni, pregando che la pioggia non sbriciolasse tutto coinvolgendo anche le nostre abitazioni! Siamo a dire poco indignati”.
 
Mauro Di Concetto