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Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un cittadino.

“Spettabile Redazione di Certastampa.it, sono un cittadino che da sempre vive ed abita a Pineto, non ho mai amato espormi, apparire ed essere alla luce della ribalta, ma non mi sono mai sottratto (e non lo farò neppure ora) dall'esporre il mio punto di vista su quanto sta accadendo nella nostra città! Mi riferisco alle feste di cui si sta facendo promotore, a proprie spese, il Comune di Pineto su cui nessuno di coloro che rappresentano le Istituzioni (soprattutto quelli che funzionalmente dovrebbero opporsi agli attuali amministratori) ha, purtroppo, proferito parola. Non posso credere che a tutti vada bene così! Sono stato al Galà di alcune sere fa, organizzato per i successi di calcio e pallavolo. Pur felice per lo sport pinetese, ho dovuto constatare, con grande amarezza, che non era una “festa della cittadinanza” tesa ad inneggiare e ringraziare i nostri beniamini, ma una prolissa ed indigesta passerella politica dove i rappresentanti del Comune “sgomitavano” affannosamente per accaparrarsi attimi di visibilità e farsi ritrarre in qualche foto da postare sui social. Di gran cattivo gusto ho trovato che i cittadini invitati dal Comune a partecipare, tra cui molti bambini, abbiano anche dovuto pagare il panino o la bevanda; grazie a Dio, i pinetesi non hanno bisogno di mangiare il panino offerto dal Comune, ma se hai piacere ad invitare qualcuno ad una festa devi anche essere ospitale e provvedere di conseguenza. Ed invece si è pensato solo alla visibilità e alla vetrina, ma non delle squadre, che ci poteva anche stare, ma dei politici che non vedevano l'ora di “mettere il cappello” su meriti e vittorie che sono solo ed esclusivamente delle società e dei bravissimi atleti che in esse militano. Con rammarico ho visto molte persone andare via dal Parco della Pace con un pizzico di dispiacere, con un velo di tristezza, come se in tanti si aspettassero qualcosa di più conviviale, che unisse ancor di più squadre e cittadini e non la solita passerella di chi non riesce ancora a comprendere quando la politica deve salire in cattedra e quando, invece, deve fare un passo indietro. Da oltre 20 anni non vedo un rappresentante comunale salire veramente in cattedra e parlarci (facendo poi seguire i fatti alle parole) di progetti, scuole, impianti sportivi, solidarietà, future generazioni e programmi per la città; nessuno su questi argomenti ha il coraggio di metterci la faccia e riconoscere che su queste fondamentali tematiche negli ultimi decenni si è stati capaci di produrre uno zero spaccato. Però poi, a quanto pare, son tutti bravi a recriminare la propria visibilità, il proprio spazio, la propria foto per far credere a noi cittadini... “guardate che se lo sport pinetese è vincente il merito è tutto nostro”. Quel che amareggia è che non si capisca, o non si vuol capire, che in certi momenti la politica deve fare un passo indietro e non deve inficiare, con la propria ingombrante essenza, lo sport, la socialità, la solidarietà, il sano divertimento e tutto ciò che in molti avrebbero voluto...ossia una festa della e per la Città! Ed invece, Presidenti, Consiglieri, Asssessori, Sindaci, Amici, Amici degli Amici, tutti che fremevano per un posto in prima fila...addirittura un megaschermo dove i politici avevano le fattezze di giganti, così potevano essere visti anche da chilometri di distanza. E pensare che questa penosa passerella ci è costata ben € 10.000,00, mentre poi i soldi per risolvere i veri problemi dei cittadini non ci sono mai. Stesso schema un paio di giorni fa all'inaugurazione di un centro aggregativo (poi vedremo anche chi aggregherà!) a Torre San Rocco, tutti i politici impettiti in bella mostra, felici di tagliare nastri, bere spumante,  festeggiare (non si è ben capito cosa!), pavoneggiarsi a dismisura, sempre accompagnati dagli immancabili amici ed amici degli amici, il tutto condito da foto da pubblicare sui social e comunicati stampa, dove si ostenta la solita (non vera) folla oceanica di cittadini che, invece, avendo meglio da fare hanno preferito evitare un'altra sfilata e dedicarsi alle cose reali ed importanti del viver quotidiano. Con queste quattro righe che chiedo, umilmente, di pubblicare non intendo accusare, né crocifiggere nessuno, ma desidero solo che si comprenda che i cittadini sono stanchi di vetrine, passerelle, giochi di prestigio e di chi vuol far credere loro che è tutto bello e che tutto vada bene, ma che, invece, hanno bisogno di servizi funzionanti, di una efficiente macchina comunale, di amministratori diligenti ben ancorati alla realtà, capaci di gestire i loro denari, con arguzia e parsimonia e che soprattutto sappiano guardare al futuro. Tutto il resto mi spiace dirlo, ma è la solita apparenza di cui nessuno sente alcun bisogno!”.

lettera firmata