Aggressioni lupi a Vasto marina
L’intervista su rete 8 del Presidente Lucio Zazzara del Parco della Maiella, sembra più un a recita per tranquillizzare la gente e coprire le tante verità, ma la cosa grave che questi vengono pagati con i soldi pubblici, e i parchi nati per lo sviluppo per le attività rurali hanno sortito l’effetto contrario, ci ritroviamo montagne spopolate e una fauna fuori controllo che arriva nelle città. Le uniche cose che proliferano, oltre ai parchi, sono le oasi riserve nei pressi dei centri abitati, che sono diventate covi di animali nocivi e serbatoi di voto per i politici abruzzesi.
Il Presidente del Parco Maiella Lucio Zazzara, afferma che a Palomabaro (CH) ci sono i lupi mentre a Vasto marina ci sarebbero i cani ibridati che in realtà si dovrebbero chiamare meticci, in quanto gli ibridi sono un’altra cosa, sono soggetti che non partoriscono.
Finiamola di raccontare storie sulla ibridazione tra lupi e cani, perché non ci crede nemmeno un bambino dell’asilo: ci spiegate come avviene l’accoppiamento se il lupo si mangia il cane? Tra l’altro, il Presidente si dovrebbe relazionare con il suo veterinario, visto che va facendo seminari nei comuni limitrofi ai parchi, parlando di convivenza uomo-lupo e di idee che rientrano nel progetto life.
Poi, ascolto tutta una serie di accorgimenti per non attirare i lupi nei paesi, come i cassonetti dell’organico davanti casa e tenere i cani al chiuso o al guinzaglio… in pratica i cani chiusi dentro e i lupi in giardino.
Cose da pazzi!
Questi ambientalisti sono proprio strani!
Da una parte il veterinario Angelucci, assunto nel Parco Maiella, cerca di spiegare ai cittadini che i lupi non sono come quello di cappuccetto rosso, dall’altra il Presidente dice che non ci sono lupi a Vasto Marina, nonostante ci siano foto e video.
Ma la cosa che fa sorridere è che il nostro Presidente, avrebbe tracciato un profilo del soggetto che ha aggredito 5 persone a Vasto, asserendo che non è il modus operanti del lupo.
Consigliamo al Presidente di uscire dai suoi uffici e vivere di più il territorio da lui amministrato, per rendersi conto di come agiscano oggi gli animali in queste zone. Nella sua intervista, asserisce che i lupi sono schivi alla vista dell’uomo: forse questo accadeva una volta quando i pastori ei contadini li prendevano a fucilate e associavano l’uomo ad un pericolo, ma adesso che la razza umana subisce l’imbambolamento dei mass media, e tutti credono di essere San Francesco, ecco che automaticamente diventano preda perfetta dei lupi.
Voglio chiudere con un proverbio: la fame caccia il lupo dalla tana!
Ciò significa che il lupo, quando ha fame, considera cibo tutto ciò che trova, compreso l’uomo rincitrullito!
Il coordinatore regionale associazione per la cultura rurale
Dino Rossi