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Due giornate organizzate dall’ANCI NAZIONALE nel comune di Pescasseroli dove erano presenti i sacerdoti dell’ambiente di tutta l’Italia, mentre i lupi e gli orsi divorano gli animali da reddito, e i lupi attaccano anche le persone. Un incontro che assomiglia ad un elefante che partorisce un topolino, anzi un moscerino, da quello che si legge sulla stampa locale, è veramente deleterio: titoli a caratteri cubitali e all’interno della notizia fumo negli occhi, nulla che abbia a che fare con le problematiche delle zone rurali e delle predazioni dei grandi carnivori.  Due giorni per far vedere al popolo che i nostri sindaci ci stanno, mentre le nostre aree interne sono alle prese con una fauna fuori controllo, paesi spopolati dove non ci sono più le banche, gli uffici postali aprono a singhiozzo e adesso vorrebbero correre ai ripari con un coordinamento nazionale in rete, che in realtà sponsorizza solo il settore della digitalizzazione, l’unico ad avere beneficio da questo incontro.
Cento anni di PNALM, che ha convolto anche gli altri parchi abruzzesi, dove gli orsi la gente se li ritrova nei giardini, nei pollai e sulle autostrade, ma l’unico obbiettivo è quello di accedere ad altri finanziamenti, mentre il territorio versa uno stato di abbandono e la biodiversità che sventolano ai quattro venti l’hanno distrutta cacciando via gli attori principali del territorio, gli allevatori i cacciatori, i boscaioli e gli agricoltori.

La biodiversità non è una cosa che si mangia, è un ecosistema del quale fa parte anche l’uomo, quello vero, ma non i santoni dell’ambiente, quelli sono arrivati in questi tempi e quello che sono stati capaci di fare è sotto gli occhi di tutti. I sindaci,  soprattutto quelli dei piccoli centri, erano tutti presenti ad ascoltare il nulla, senza che nessuno abbia portato all’attenzione dei presenti le problematiche dei nostri territori.

Nessuno ha portato all’attenzione dell’incontro quello che i parchi abruzzesi con i loro piani vogliono fare con l’aiuto della nostra Regione Abruzzo di centro destra, cioè  impadronirsi anche degli usi civici: ma i sindaci hanno letto i piani dei parchi oltre a sfilare in pompa magna? I vari Presidenti dell’ANCI sanno chi stanno appoggiando? Non di certo gli attori principali della biodiversità, ma un mostro verde che attinge i fondi per i progetti life nel  calderone della comunità europea. 

Vorrei ricordare a questi sacerdoti dell’ambiente, che le popolazioni del mondo rurale con il loro lavoro hanno conservato l’ambiente,  e adesso che l’hanno messo sotto vincolo e con piani capestro finiscono di portare all’abbandono la nostra bella Italia.

 Intanto, a Vasto continuano le aggressioni da lupi, anche se il parco minimizza dando la colpa ai cani randagi, quei cani che vengono divorati dai lupi ogni giorno. Per nostra fortuna la natura si sta ribellando e sta travolgendo i progetti della fantomatica biodiversità a senso unico, dove abbiamo politici a caccia di voti di umani civilizzati che vivono rintanati negli appartamenti, ordinano da casa la pizza da asporto, senza seminare il grano, i vegani  si recano ai supermercati ad acquistare la piantina di insalata che qualcuno ha coltivato per loro al riparo degli erbivori, infine arrivano gli amanti dei pelosetti che manifestano contro l’uccisione di animali e ai loro cani gli comprano la carne in scatola oppure le crocchette fatte con la farina di carne. Un mondo che va alla rovescia senza cognizione di logica, tutto per partito preso da una platea di persone teleguidate, mentre i santoni dell’ambiente di riuniscono per fare opere di convincimento alla platea di abbocconi e nel frattempo si organizzano sul come intercettare  l’ultimo finanziamento pubblico.

Il responsabile regionale dell’associazione per la cultura rurale

Dino Rossi