Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza Chieti, nell’approssimarsi della stagione estiva, ha pianificato
mirati interventi di polizia economico – finanziaria nei confronti di imprese operanti nel comparto turistico.
Nel dettaglio, la Tenenza di Ortona ha svolto un’attività ispettiva, a discapito di un evasore totale esercente
l’”attività di noleggio di veicoli senza conducente”, che ha permesso di constatare una consistente evasione
fiscale per oltre 1 milione di euro, posta in essere principalmente attraverso l’emissione di fatture per operazioni
inesistenti (art. 8 D.lgs. n. 74/2000), che ha portato alla denuncia di 14 soggetti, all’Autorità Giudiziaria
competente, ritenuti responsabili, a vario titolo, del reato 640 (truffa) del Codice Penale.
I militari hanno acclarato, altresì, che l’operatore commerciale ha percepito indebitamente contributi pubblici -
finalizzati alla promozione della medesima attività di noleggio in stato estero, anche mediante la creazione di un
sito web e-commerce - per 320.000 € ed effettuato ulteriori richieste per la somma di 380.000 € di cui, grazie
all’intervento delle Fiamme Gialle ortonesi, ne è stata impedita l’erogazione. Il modus operandi illecito era
finalizzato alla commissione del delitto di truffa aggravata poiché il “dominus”, mediante l’utilizzo di bilanci
alterati dall’apposizione di ricavi mai conseguiti, ma attestati da fatture per operazioni inesistenti, creava
artatamente le condizioni per ottenere i finanziamenti pubblici non spettanti. Oltre alla segnalazione all’A.G.
competente dei responsabili, è stata inoltrata apposita richiesta per il recupero delle somme illecitamente
percepite all’Ente preposto.
È stato, anche, riscontrato, in violazione agli obblighi ed ai divieti contenuti nel D.Lgs. 231/07, l’incasso di
somme eccedenti il limite previsto per la circolazione dei contanti, con conseguente irrogazione di sanzioni nei
confronti di n. 3 soggetti, pari a complessivi € 92.000,00.
Il Comandante Provinciale - Col. Michele Iadarola - evidenzia come l’evasione fiscale costituisca un grave
ostacolo allo sviluppo economico perché distorce la concorrenza e l’allocazione delle risorse, mina il rapporto di
fiducia tra cittadini e Stato e penalizza l’equità, sottraendo spazi di intervento a favore delle fasce sociali più
deboli. Da qui l’importanza dell’azione “chirurgica” svolta dalla Guardia di Finanza contro gli evasori totali e i
frodatori.
L’ufficiale sottolinea, altresì, che l’attività operativa condotta testimonia l’impegno quotidiano della Guardia di
Finanza nel contrasto dei reati tributari a tutela delle entrate erariali e delle uscite dal bilancio nazionale,
regionali e degli enti locali, nonché dei cittadini e degli imprenditori corretti.