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WhatsApp_Image_2023-06-23_at_10.51.42.jpegNon vuole fare polemica col Comune, Berardo Di Battista, ma solo dire la verità sui fatti della mancata notte dei sognatori. Tutto comincia «Il 4 aprile 2023, quando viene depositata una “scia” (ovvero una segnalazione certificata di inizio attività) al Comune di Teramo e per due mesi l'Ente non ha mai risposto - spiega Di Battista - se non il 15 giugno, quando arrivano due Pec… cioè solo due giorni prima dell’ evento di Fargetta in piazza Martiri». A quel punto, «Di corsa con un ingegnere, prepariamo le nuove carte, ma l'associazione Volèe si vede arrivare un diniego… dalla commissione pubblico spettacoli». Quindi, niente serata: «Con le prenotazioni e le assunzioni fatte nei locali. Non c'è stata la volontà di salvare la manifestazione a Teramo, abbiamo avuto tutte le porte chiuse, mentre a Giulianova porte spalancate dal Sindaco Costantini. A Teramo c'è stata la volontà di non far fare questa manifestazione».

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Giulianova, però, l’accoglie e va in scena una grande serata di divertimento, sano.
«Siamo stati sconfitti - commenta Renato Pilogallo, che della Volée è socio - ma il clima lo si respirava da mesi… Teramo si definisce aperta al Mondo, ma forse noi non siamo parte di quel Mondo… adesso sono assurde le code polemiche, la sfida a chi ce l’ha più lungo, questa reazione del Comune per lesa maestà… in realtà non c’era la volontà politica di fare questa manifestazione, adesso è una sconfitta per tutti».
«Un evento costato 25 mila euro e siamo stati aiutati da amici imprenditori - conclude Di Battista - - sono stato benissimo a Giulianova dove ci sono stati tanti teramani. Mi ha ferito la strumentalizzazione politica, a me che non c'entro nulla con la politica. Mi è dispiaciuto tutto il contorno e tutto quello che si sta facendo ancora adesso… non organizzerò mai più nulla».

QUI L'INTERVISTA A BERARDO DI BATTISTA

QUI L'INTERVISTA A PILOGALLO

Servizio di: Paola Peluso