×

Avviso

Non ci sono cétégorie

Putinw
Il 21 settembre 2022 sul mio profilo facebook scrivevo:

«Il richiamo alle armi di 300mila riservisti da parte di Vladimir Putin, La Bestia, che non è in grado neanche di armare, è la prova provata della sua sconfitta sul campo, grazie all'intervento del Soldato di Dio Joe Biden, cattolico di ferro, cui l'Occidente è insolvibile debitore.

Ma ora per i russi si apre un capitolo di sola tragedia, perché se non si libereranno de La Bestia entro la fine dell'anno, andranno incontro a una guerra civile senza precedenti.»

Nello stesso periodo YevgenyPrigozhin cominciava la sua lamentosa richiesta di armi da Bakhmut, dove dopo quasi dieci mesi di battaglia non riesce a prendere la città, tra l'altro strategicamente insignificante, e, a suo dire, per colpa dei vertici dello Stato maggiore di Mosca che non lohanno rifornito a sufficienza di armi perché invidia la sua dimostrata capacità di comando militare sul campo, e questa loro inettitudine, ancora a suo dire, sarebbe pure la causa della mancata presa di Kiev, ché se ci fosse stato lui a capo dello Stato maggiore sarebbe sicuramente cadutaMa è chiaro che un pazzo criminale di guerra come Vladimir Putin può essere seguito solo da altrettanti pazzi criminali di guerra, che lo stesso Zar accusa essere mosso solo da ambizioni personali: insomma, il Paese euroasiatico è allo sbando più totale, ridotto a tragica barzelletta di buoi che danno del cornuto agli asini.

Però Prigozhin, detto lo chef di Putin come a significarne la vicinanza e la fiducia che gode da parte dello Zar della Novorossija, a un certo punto, vedendosi pure vittima di fuoco amico, rivolta i suoi 25mila uomini, cioè ergastolani di varie specie, verso la sua stessa terra prendendo le città di Rostov e Voronezh: è un colpo di stato a tutti gli effetti dove Prigozhinminaccia di marciare fino a Mosca se non otterrà il comando dell'Armata Rossa, così, finalmente, il popolo russo vede in faccia la verità della guerra che il dittatore ha nascosto loro per un anno e quattro mesi.

Ma YevgenyPrigozhin fa di più perché mette sotto scacco Vladimir Putin rivelando come lo Zar avesse lui messo in scena i presunti abusi ucraini in Donbass per avere un pretesto per occupare militarmente l'Ucraina e farla sua, cancellando così, con un clamoroso colpo di spugna, tutta la propaganda putiniana, che ha attecchito solo in Russia e, a Occidente, in Italia, dove lo Zar gode di relazioni molto importanti già dal 1994, cioè dal primo Governo Berlusconi e fino al secondo Governo Conte, oltre alla simpatia di una frusta miriade di ridicoli antistoricibolscevichipacifisticon il culo degli altri.

Il pentolone russo finalmente esplode scoperchiando un Ventennio di bugie e violenzeNicolaiPetrov, esperto di politica internazionale, dalla Germania, ai microfoni di DW, dice che la Novorossija non è altro che uno stato mafia ("mafia State") dove Putin ha affidato il territorio a dei capobastone di sua fiducia che la tengono insieme solo con la violenza e la negazione di qualsiasi vera, concreta libertà. E aggiunge che questa insurrezione dimostra fondamentalmente due cose: l'esercito russo non è forte come molti pensavano, considerato la facilità con cui il Gruppo Wagner ha messo in atto il colpo di stato, che Mosca non è stataneanche in grado di prevenire, e che Putin non governa più il Paese, ulteriormente indebolito da una guerra improduttiva che lo ha reso molto più insicuro e vulnerabile sul confine. Ma un fatto è certo: il sanpietroburgheseYevgenyPrigozhin è stato accolto in patria come fosse a capo di una sorta di forza di liberazione, che sul suo cammino non ha incontrato la minima resistenza, cosa che dimostra come l'esercito russo e il popolo russo si stiano scollando sempre più dalle politiche suicide del Cremlino. Il colonnello BrendanKearney, ex capo della Marina americana in servizio in Europa, alla BBC dice che nessuno oggi è più in grado di prevedere cosa possa ancora accadere in Russia da un momento all'altro.

Ma la questione da porsi è un'altra: cosa aveva promesso a YevgenyPrigozhin Vladimir Putin per vederlo così impegnato nella conquista mancata dell'Ucraina? C'è da pensare, dopo questoper molti inaspettato colpo di stato, soprattutto perchémesso in atto dal leader del Gruppo Wagner, che fosse proprio Prigozhinl'uomo che Putin avrebbe designato come suo capobastone in Ucraina una volta conquistata, ma dopo intensi mesi di guerra e una inaspettata Resistenza Ucraina, giustamente sostenuta dall'Occidente democratico, e gli esiti del conflitto sempre più incerti, e sicuramente non più quelli prospettati sulla carta dagli uomini del Cremlino, l'insofferenza di Prigozhin si è fatta insostenibile tanto da pianificare la sua eliminazione attraverso il fuoco amico, così lo stesso, sentendosi tradito, ha pensato bene di provare a prendersi la Russia allo sbando, ridotta alla fame grazie alle sanzioni internazionali sempre più stringenti, vero motivo delle difficoltà belliche russe e del mancato invio delle armi al Gruppo Wagner: Vladimir Putin non è più in grado di rifornire di armi il suo esercito come vorrebbe da almeno otto mesi, e tanto meno i mercenari agli ordini di YevgenyPrigozhin, che sapendo di questa difficoltà ha messo in atto il suo colpo di stato, che dilanierà la Russia portando alla sua balcanizzazione, e permetterà all'Ucraina di riconquistare i territori vilmente occupati vincendo la guerra, che Vladimir Putin ha perso già al quarto giorno di occupazione, con buona pace dei Putiniani Italiani, che non ne hanno azzeccata una, e che già cantano l'idiozia che dietro la manovra di Prigozhin ci sia la NATO.

Presto il Congresso degli Stati Uniti d'America voterà un nuovo e ancora più significativo pacchetto di aiuti all'Ucraina e di sanzioni alla Russia per dare la spallata finale al già vacillante regime di Vladimir Putin, che non poteva assolutamente fare a meno dei macellai del Gruppo Wagner, cui ora deve per forza rinunciare: il Governo statunitense ha una sola colpa in questo conflitto, quella di non essere intervenuto già nel 2014, soprattutto dopo l'abbattimento del 17 luglio del Boeing 777 della Malaysia Airlines colpito dai ribelli russi armati dal CremlinoPervomaiskDonbass, che causò 298 vittime di varia nazionalità, un concreto atto di guerra contro gli Alleati che avrebbe giustificato l'intervento della NATO, bloccando da subito le mire espansionistiche di Vladimir Putin ed evitato l'invasione dell'Ucraina da parte dell'esercito russo e i conseguenti crimini di guerra.Nel novembre del 2022 i diretti responsabili della strage sono stati condannati all’ergastolo dal tribunale olandese di massima sicurezza, allestito per l’occasione vicino all’aeroporto di Schiphol di Amsterdam, ben protetto dalle sempre possibili ingerenze russeluogo da dove decollò ilBoeing 777 della Malaysia Airlines diretto a Kuala Lampure sono:IgorGirkin e SergeyDubinsky, entrambi all’epoca dei fatti membri dei servizi segreti russi, e LeonidKharchenko, a capo di una milizia filorussadel Donbassnello stesso periodo, tutti ancora latitanti perché protetti da Vladimir Putin.

Il 21 febbraio 2022, tre giorni prima dell'invasione russa, sulla mia pagina facebook "Massimo Ridolfi" invece scrivevo:

«Ovviamente non accadrà nessuna terza guerra mondiale ma, al massimo, una “scaramuccia” regionale; ma che sia chiaro chetutto quello che ora – e non da ora – Putin sta mettendo in piedi ai confini con l'Ucraina, non è altro che una manovra di distrazione di massa, vale a dire che vuole distogliere l'attenzione del popolo russo dal fatto che più di vent'anni di regime li ha ridotti alla fame.

Il popolo russo sta morendo di fame, è solo questo il problema, enorme, che Putin non è in grado di risolvere.»

Novorossija: la guerra civile russa è servita.

MASSIMO RIDOLFI