Medaglia d'oro in Francia, praticamente sconosciuto in Italia. E' il destino di Luciano Di Lello, l'inventore del casco. Abruzzese originario di Villa Santa Maria, in provincia di Chieti, era un calzolaio e realizzava scarpe da ballo per il teatro dell’Opera di Parigi. E' qui che a fine 1800 Di Lello si era trasferito, sposato e diventato padre di tre figli. Una tragedia trasforma la sua vita. Il figlio muore travolto da un tram mentre stava attraversandola strada a cavallo. Proprio a seguito di quel drammatico episodio, Di Lello decide di fare qualcosa. Inventa il casco. Con la sua straordinaria intuizione, l'abruzzese emigrato nella Ville Lumiere, di fatto ha salvato la vita di molte persone che viaggiano in moto. A Parigi Di Lello era diventato amico di un motociclista e quando il figlio muore investito da un tram, l'artigiano abruzzese inventa e realizza il primo esemplare di casco. Usa il cuoio per realizzarlo, materiale a lui tanto caro e noto.
Pensate, però. Per l’invenzione del casco Luciano Di Lello ha ricevuto la medaglia d’oro, con il nome “Lucien”. Morto nel 1912 in Francia continua ad essere praticamente sconosciuto in Italia. La sua invenzione d'inizio 900 ancora oggi è un salvavita. L'impiego del casco è diventata obbligatoria solo tra il 1986 e il 2000. Un contributo straordinario quello dato dall'abruzzese di Di Lello alla storia italiana...e non solo