Toto Holding apprende "con viva soddisfazione" che anche il Tribunale di Teramo, così come quello de L'Aquila nel marzo scorso, ha assolto il Gruppo Toto dall'accusa di non aver fatto adeguate manutenzioni sulle Autostrade A24 e A25 con formula piena per tutti i capi di imputazione: "per non aver commesso il fatto". Così una nota del Gruppo Toto.
L'ampiezza assolutoria sgombera definitivamente il campo da
qualsiasi dubbio sulla gestione della concessione autostradale in
capo alla società Strada dei Parchi. La nuova e ulteriore
assoluzione è di grande rilevanza "sia perché rappresenta motivo
di rassicurazione per tutti gli utenti delle tratte autostradali
interessate, sia perché tale esito dei procedimenti penali
intentati nei confronti di Strada dei Parchi e dei suoi
amministratori smonta in modo incontrovertibile e in via
definitiva le ragioni, infondate, che furono poste alla base del
provvedimento (D.L. n. 85/2022) con cui il Governo precedente ha
disposto la revoca in danno della Concessione". Quella norma, mai
applicata in altre circostanze pur di fronte ad effettivi
accadimenti con gravi conseguenze, "si fondava sostanzialmente
sulla contestazione che la Concessionaria non avrebbe eseguito la
dovuta manutenzione ordinaria dei viadotti autostradali, in
termini corrispondenti alle ipotesi di reato oggetto dei
procedimenti giudiziari avviati dalle Procure presso i Tribunali
abruzzesi. Procedimenti di cui quello de L'Aquila è stato il
primo a trovare conclusione avversa a tale ipotesi. Tesi ora condivisa dal Tribunale di Teramo".
A prescindere dall'assoluta singolarità di una legge che
"accerta" un inadempimento, sottolinea il gruppo Toto, la
sentenza del Tribunale di Teramo, al pari della precedente, è di
fondamentale importanza perché proviene da chi - un giudice - è
l'unico presso cui, nel nostro ordinamento, risieda il potere di
accertare i fatti. Ecco, ora è definitivamente chiaro: l'unico
che ha il potere di pronunciarsi, ha dichiarato che i fatti, che
per "legge" costituirebbero l'inadempimento, non
sussistono.
Nel caso di Strada dei Parchi, poi,
oltre che inesistenti, quei fatti sono anche del tutto
inverosimili. La società - che nel 2001 vinse la gara europea per
l'affidamento della concessione della A24 e A25, una delle prime
e delle poche visto che in Italia l'affidamento delle concessioni
autostradali, nell'ambito delle cosiddette privatizzazioni nel
tempo attuate nel nostro Paese, è quasi sempre avvenuto senza il
ricorso a procedure di evidenza pubblica - fa parte del Gruppo
Toto, il cui core business è da sempre quello delle costruzioni
delle grandi infrastrutture viarie, in particolare autostradali.
Tale circostanza, unitamente al modello di convenzione "di
riequilibrio" - che prevede che tutti gli oneri di manutenzione,
anche quelli eccedenti il programmato, debbano trovare ristorno
in tariffa - ha indotto il Ministero concedente a inserire delle
puntuali norme di limitazione al volume delle manutenzioni da
realizzarsi al fine di evitare che il Concessionario abusi della
possibilità di fare interventi manutentivi.
Poiché tali opere di manutenzione, oltre il programmato, sono
state tutte approvate dal Ministero, l'accusa di mancata
manutenzione, più che falsa, appare ridicola: la sentenza del
Tribunale di Teramo, come le precedenti, lo conferma così come la
manutenzione è stata effettuata da Strada dei Parchi in modo tale
che è stata sempre garantita la sicurezza della circolazione e
l'incolumità degli utenti. "Ora, alla luce delle esemplari
sentenze dei Tribunali abruzzesi, occorre che l'onorabilità che i
Tribunali ci hanno restituito trovi rapidamente corrispondenza
nei fatti, prendendo atto delle decisioni della Magistratura e
ponendo fine e rimedio ai gravissimi danni economici e
reputazionali già incolpevolmente subiti dalla nostra Società",
ha detto Cesare Ramadori, Presidente di Strada dei Parchi.