Benché dotata di un efficientissimo ufficio di comunicazione, supportato da una struttura esterna, incaricata di un “Progetto di Comunicazione istituzionale con produzioni” da 15 mila euro, iniziato a settembre 2022 che si concluderà a settembre 2023 (e del quale siamo ancora in attesa che il presidente Saccomandi ci illumini sui risultati e sulle suddette “produzioni”), la Teramo Ambiente sembra che abbia una qualche difficoltà nel comunicare ai cittadini le inevitabili ripercussioni che la pulizia della città provoca.
A partire dal rumore.
Sembra, infatti, che noi teramani, inguaribili criticoni, proprio non siamo disposti ad accettare il fatto che alle prime ore del mattino ci passi una spazzatrice sotto casa o, magari, che qualche operatore della TeAm si metta a pulire le strade con i “soffianti”, cioè quei grossi tubi che sparano aria e fanno volare via foglie e cartacce, perché poi la spazzatrice possa raccoglierle. Fanno rumore, e la gente protesta. E la gente è strana, dopo che ha protestato due o tre volte, magari chiama la Polizia o i Carabinieri.
Sarebbero infatti numerosissime le segnalazioni. E anche un esposto denuncia, sarebbe già stato presentato dai cittadini
Così numerose da spingere il Sindaco - pare - a chiedere alla TeAm di procrastinare l’inizio delle pulizie cittadine, cioè non prima delle 5. Ma per qualcuno è sempre troppo presto. E le lamentele continuano. Così, l’altra mattina in Centro i Carabinieri sembra che siano intervenuti per invitare un operatore a spegnere la spazzatrice troppo rumorosa, e qualche giorno dopo anche nelle vie che circondano piazza Garibaldi una spazzatrice sarebbe stata “silenziata”, ma stavolta dalla Polizia. Sempre per eccessivo rumore. Quello che ci chiediamo, è se questo rumore sia inevitabile (e di certo un po’ lo è) o se sia amplificato da una “vecchiaia” dei mezzi. Ce lo chiediamo perché, qualche giorno fa, noi di certastampa.it siamo stati testimoni oculari, in pieno centro, di un “fermo macchina”, col blocco di una spazzatrice, dovuto non al rumore ma al fumo.
Sì, il fumo delle spazzole che si surriscaldano di continuo, costringendo gli operatori a lavorare ad intermittenza, per farle freddare. Probabile che si tratti di un mezzo non nuovissjmo, anzi. Siamo certi che il presidente Saccomandi, con la stessa solerzia con la quale prese carta e penna per minacciare diffide a certastampa, provvederà a risolvere il problema, dotando la Teramo Ambiente di spazzatrici moderne, meno rumorose e non surriscaldanti.
E magari, ce lo comunicherà anche.
I comunicatori,certo, non mancano…