Vorrei fare una riflessione proposito del destino del vecchio stadio comunale, essendo stato nel bene e nel male uno di coloro che ha sempre difeso la destinazione sportiva dell'area. Nel mio ruolo di consigliere votai contro il mio sindaco e poi contro Chiodi e contro Brucchi, quando ogni volta nell' area si è proposta l'idea di una urbanizzazione, per me selvaggia, comprensiva di teatro, appartamenti, parcheggi, che avrebbero aumentato a dismisura il carico urbanistico della zona. L'area era stata acquisita dall'Amministrazione Comunale degli anni venti con un vincolo urbanistico sportivo. Allora furono lungimiranti. Da medico dello sport non posso che ribadire l'importanza dell'attività sportiva nella prevenzione delle malattie ipocinetiche e delle patologie cardiovascolari e non solo. Ma per fare attività motoria sono necessarie le aree a questa destinate. E una Amministrazione Comunale "deve" pensare alla salute dei propri cittadini mettendoli nelle condizioni di poter svolgere in sicurezza, in ambienti salubri, l'attività motoria. Una Amministrazione consapevole dovrebbe educare al senso civico, alla bellezza, al rispetto, all'accoglienza. Troppo spesso, purtroppo, ho assistito negli ultimi tempi invece all'incentivazione nell'uso dell'alcool (aperistreet) e alla tolleranza nell'uso delle cosiddette droghe leggere, che leggere non sono (giudizio medico). In questo dibattito mi appare paradossale la presa di posizione della lista InnovaTeramo, forse dettata più da un tentativo di rivalsa politica che da un reale convincimento. Perché ancora una volta mi deluderebbe una lista che dice di ispirarsi agli ideali socialisti che dovrebbero fare dell'ambientalismo non una bandiera da far sventolare solo a convenienza, ma una convinzione profonda. E poi per una volta che la giunta prende una posizione condivisibile, lasciamola lavorare. Sperando che non sia fumo negli occhi, per poi favorire l'azienda di Turno che poi a posteriori finanzia l'associazione o la campagna di Tizio come purtroppo vedo e ho visto in questi anni.
SIRIANO CORDONI