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CALANDRINIGIANNINon pago della pietosa figura rimediata in Consiglio Comunale, nel suo primo intervento, quando - leggendo - offrì alla storia un meraviglioso : “Per non aversi visto recapitare…”, il consigliere comunale Gianni Calandrinj, pentastellato eletto con 91 voti, offre oggi un’altra memorabile chicca, con un comunicato contro la mancata ricostruzione Ater, nel quale dimentica la totale mancata ricostruzione pubblica comunale. Consigliere di maggioranza, costretto alla cieca obbedienza della linea gianguidico, anche in virtù della grazia ricevuta dell’assessorato concesso alla Ciammariconi, che resta a nostro avviso la più triste pagina politica cittadina, Calandrini sembra ignorare la totale mancanza di risultati della ricostruzione pubblica. Eppure, qualcuno dovrebbe spiegargli che quella nella quale siede, non è la vera sala consiliare, perché a distanza di 7 anni dal terremoto, il vero municipio  è una scatola vuota. Eppure, se la prende con altri. E scrive  “La recente visita del Commissario Castelli in città offre l’occasione per una riflessione sulla ricostruzione pubblica nel capoluogo”.Tranquilli, non parla della vera ricostruzione pubblica, ma dell’Ater, che a suo dire sarebbe in ritardo, perché “ due soli cantieri effettivamente partiti in città,  a fronte di progettazioni quasi sempre concluse sugli immobili di proprietà dell’ente, di ritardi nelle riconsegne dei due cantieri citati, Via Adamoli 48 e Via Giovanni XXIII, di avvio con difficoltà persino delle demolizioni, con una sola effettuata delle 5 previste”. Qualcuno spieghi anche a Calandrini, quanto ci vuole a progettare… e magari ci racconti di quanto ha progettato is sua maggioranza negli ultimi cinque anni. 

Già, ma non può.

Deve proteggere le Ciammariconi. 

Ma sarà per poco, per fortuna: al primo rimpasto - dopo il sicuro tracollo regionale - i cinque stelle perderanno il posto in giunta. 

Con grande dispiacere dei 91 elettori di Calandrini.