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E se si chiedesse l’applicazione di quella determinata clausola della convenzione tra il Comune di Teramo e il gestore dello stadio di Piano d’Accio? Quella della Tavola 1 avente per oggetto il Disciplinare Tecnico di Gestione, dove si legge che il Comune può richiedere per un massimo di giornate da concordare la struttura dello stadio per lo svolgimento di gare, manifestazioni ed iniziative promosse dall’Amministrazione Comunale o da associazioni sportive ed enti di promozione sportiva che ne hanno ottenuto il patrocinio? Cosa occorre per inoltrare tale richiesta? Occorre fare richiesta al gestore almeno trenta giorni prima dell’iniziativa programmata (nel nostro caso una partita casalinga del Teramo). Il gestore dovrà garantire con proprio personale e a proprie spese la perfetta funzionalità della struttura in occasione di tali manifestazioni. Una partita casalinga del Teramo ha tutti i requisiti per potere costituire oggetto di una tale richiesta, è sufficiente che l’Amministrazione comunale la patrocini, la faccia oggetto di una propria promozione e faccia la richiesta almeno trenta giorni prima, facile a farsi una volta conosciuto il calendario delle gare del Teramo in Eccellenza. Altrove, al punto 5 di un determinato articolo della stessa convenzione, si precisa meglio che il Comune può utilizzare lo stadio, per un numero di giornate da concordare, non inferiore ad otto e non superiore a dieci annue, per lo svolgimento di gare, manifestazioni ed iniziative promosse dall’Amministrazione Comunale e da associazioni sportive ed enti di promozione sportiva o socio-culturale che ne abbiano ottenuto il patrocinio. Tale richiesta deve essere fatta al gestore dello stadio trenta giorni prima della data dell’iniziativa programmata e il gestore dovrà con proprio personale e a proprie spese garantire la perfetta funzionalità della struttura in occasione di tali manifestazioni.
Dunque: cosa impedisce al Comune di Teramo, calendario di Eccellenza alla mano, di dare il proprio patrocinio a otto (minimo) o a dieci (massimo) gare casalinghe del Teramo e fare la richiesta prevista dal ricordato dispositivo della concessione dello stadio di Piano d’Accio, assicurando così al Teramo almeno otto-dieci gare casalinghe gratuitamente o magari col solo pagamento delle utenze? Perché il comune non lo fa? Perché non prende (o almeno prova a prendere) questa iniziativa? Forse perché nella convenzione non viene riportato il principale requisito di cui l’iniziativa avrebbe bisogno? Cioè un sindaco con le palle?

ELSO SIMONE SERPENTINI