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«Non voglio medaglie al valore, voglio solo che si sappia la verità di quello che è successo a Tottea».

No, non ci sta, l’autista del Fiat Iveco targato GD889JT, che si chiama Riccardo, a passare come quello che ieri, a Tottea, ha “insultato e lasciato a piedi” la famiglia della signora Ivana, come la stessa ha denunciato in una lettera inviata al Presidente della Pro Loco. 


Non ci sta, a passare per insensibile e maleducato e vuole raccontare la sua versione, supportandola con un VIDEO (GUARDALO QUI)  che mostra, in maniera più che evidente, come la signora abbia «Bloccato il mio pulmino, si è letteralmente messa in mezzo alla strada, per non farmi andare avanti... una cosa assurda...»


La signora dice «ben tre bus navetta che salivano si sono rifiutati di caricarci».

«No, non si sono rifiutati e non mi sono rifiutato neanche io, noi avevamo una precisa indicazione, quella di fare la spola tra il ponte di Aprati e Tottea, senza fermate intermedie, abbiamo fatto il lavoro che ci era stato assegnato, non era una cattiveria nei confronti della signora, ma non potevamo caricare lei così come nessuno che avessimo trovato lungo la strada».



Però, qualcosa non ha funzionato, si è creata una situazione caotica...


«Questo sì, è vero, c’è stato il caos, ad un certo punto c’era una grande agitazione, anche al momento di far salire i passeggeri: c’era gente che litigava per entrare prima di altra gente, ma io potevo caricare solo 19 persone sedute, e sono stato attentissimo a che nessuno si facesse male, c’erano anche tanti bambini, c’era grande confusione e devo dire per dovere di verità che in quei frangenti non abbiamo visto nessuno dell’organizzazione... non c’era neanche un rappresentate del servizio di sicurezza che, ci avevano detto, sarebbe stato su ogni pulmino propri per evitare quello che era successo negli anni passati... lavorare così per noi è stato difficile, ma abbiamo fatto tutto il possibile, prima e dopo il concerto»


Difficile anche dal punto di vista della gestione del vostro tempo di lavoro...



«Sì, noi per legge dobbiamo fare una sosta di 45 minuti ogni 4 ore e mezzo di guida, c’è una traccia che lo certifica, quando mi sono dovuto fermare per la mia sosta, ho discusso con un vigile urbano che non mi voleva far parcheggiare... e poi non abbiamo avuto la possibilità di mangiare nulla, nessuno ci ha portato nulla... e siamo stati in servizio anche per riaccompagnare gli spettatori a valle, quando le fermate sono aumentate...»



In che senso... “sono aumentate”?

«Nel senso che i Carabinieri ci hanno detto che a loro risultavano tre punti di fermata: il ponte di Aprati, Tottea e un bivio intermedio, così dopo il concerto, per agevolare le persone, abbiamo fatto tre fermate ... ma secondo me per l’anno prossimo va studiata una soluzione diversa...»