A conclusione di indagini eseguite dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Giulianova, sono stati rinviati a
giudizio 10 soggetti, amministratori di altrettante società operanti in diverse regioni del centro Italia, per i reati di
emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.
Il provvedimento deriva da attività condotte dalle Fiamme Gialle giuliesi, originate dall’analisi di una
segnalazione per operazioni sospette riguardante una società, con sede sulla costa teramana, rivelatasi una vera e
propria “cartiera”. Tale società, inadempiente agli obblighi fiscali e artefice di un vorticoso giro di emissione di
fatture false per oltre 4 milioni di euro, ha permesso a decine di imprese commerciali, operanti nei più disparati
settori merceologici, situate nella capitale e nelle Marche, di conseguire indebiti vantaggi fiscali.
Gli approfondimenti, che hanno anche riguardato le movimentazioni risultanti sui conti correnti bancari, hanno
fatto piena luce anche sulle modalità di retrodazione dei pagamenti relativi alle fatture (false), avvenuta
attraverso numerosi prelevamenti di denaro contante. Tale dinamica è stata inoltre confermata proprio dal
soggetto che si è prestato all’emissione dei documenti falsi.
Le attività eseguite hanno permesso di riscontrare, oltre ai reati di omessa dichiarazione ed emissione di centinaia
di fatture per operazioni inesistenti in capo alla società cartiera, anche l’utilizzo delle medesime fatture false da
parte di molteplici società, per una frode complessiva all’Iva pari a circa 1.200.000 euro.