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VILLANIPADEL.jpgQual è il miglior modo possibile per spendere i soldi del Pnrr, destinati alle aree colpite dal terremoto 2009 e 2016?
Qual è la migliore idea possibile per investire, in un Comune di montagna, i finanziamenti destinati alla ripartenza post sisma?
Qual è la migliore destinazione possibile da dare a 360 mila euro, destinati agli “interventi per l'ammodernamento e la messa in sicurezza di impianti sportivi ricreativi e di risalita"?
Se il Comune che deve dare una risposta a queste domande, è quello del Sindaco Antonio Villani, e cioè Pietracamela, la risposta è una sola: un campo di Padel.
Perché lassù sulle montagne, tra boschi e valli in fior, il Padel è una priorità assoluta. 
Lo dice proprio il Comune, leggete:
«… l'Amministrazione Comunale ritiene prioritaria l' esecuzione di detto intervento al fine di rendere nuovamente fruibile la struttura sportiva sia da parte della popolazione residente che dai numerosi turisti e villeggianti che il periodo estivo ed invernale popolano il borgo di Pietracamela (uno dei borghi più belli d'Italia)…».
Potrai anche amministrare uno dei borghi più belli d’Italia… ma se non hai un campo da Padel… non ci viene nessuno. 
Lo sanno tutti.
E' per il Padel, che si sceglie una località sciisctica.
Non per la neve.
Non per le piste.
Non per gli impianti.
Non per gli alberghi.
E' il Padel, la priorità
Un merito, però, va riconosciuto al Sindaco Villani: ha avuto un’ottima idea.
Dal momento che Pietracamela  non ha alcun problema di impianti di risalita… ha fatto benissimo a destinare quei fondi al Padel.
E poi, all’occorrenza, per sciare non ci sarebbero problemi, visto quello che, trattenendo a stento le risate, ho letto nelle fantasiose illusioni di un sitarello teramano, secondo il quale lo stesso Sindaco Villani avrebbe potuto riaprire gli impianti con una firma.
Come sia andata, lo raccontano gli skipass venduti.
Ma torniamo al campo di Padel, che è già stato realizzato, come potrete facilmente intuire guardando questa fotografia

PietrapadelUn intervento che, come potrete notare in quest’altra fotografia (che poi è la stessa senza zoom) si inserisce un maniera armonica nel paesaggio, integrandosi perfettamente con la natura circostante.

PadelpietraPraticamente: un pugno in un occhio, tanto che mi chiedo come il Parco, sensibile al punto di considerare “invasivo” un fascio di luce rosa proiettato sul Gran Sasso, abbia accettato questa struttura.
Eppure, il progetto era chiaro: 

Pietrapadel2

Leggendo nel dettaglio del progetto di risanamento degli impianti sportivi di via San Sebastiano, pagato con i fondi del Pnrr destinati agli «... interventi per l'ammodernamento e la messa in sicurezza di impianti sportivi ricreativi e di risalita» scopro che: «Gli interventi previsti consistono nella manutenzione straordinaria di un campo da bocce, degli spogliatoi esistenti e nella realizzazione sul campo multifunzione attuale di un campo da padel coperto…. L'azione progettuale, non ha comportato modifiche ai volumi esistenti, ad eccezione della copertura del campo da padel”.
Capite?
Nessuna modifica… ad eccezione di quel cazzotto in un occhio, ma il bello viene adesso:
«Gli interventi saranno realizzati in maniera da non impattare con il paesaggio; la struttura di copertura del campo da padel avrà una cromatura non impattante….».
Io non so cosa sia una "cromatura non impattante", ma ad ovvio, guardando le foto, quella realizzata sembrerebbe una tensostruttura. Un "telone" insomma, mentre nel progetto, vista anche la probabilità di nevicate, sembrava una struttura rigida.
Con una "cromatura non impattante".
Vi lascio con un dubbio, che mi tormenta dall'inizio dell'articolo: p
rima o poi qualcuno spiegherà al Sindaco Villani, che quando i turisti chiedevano di poter fare sport con le racchette… non pensavano al Padel…?

ADAMO