A margine della contestazione in chiesa (LEGGI QUI LA STORIA), durante la presentazione del nuovo rettore del Convento di San Domenico, il vicario del Vescovo, don Christian, ebbe modo di ribadire come le verifiche sull’attività dell’ex Rettore, padre Kiran, e in particolare sulla Fondazione da questi creata, fossero tutte di competenza “interna” all’ordine dei padri Pallottini, e non della curia teramana.
Dalle carte prodotte, però, dal gruppo di fedeli che si battono per il ritorno di padre Kiran, spunta un’altra verità.
E’ la copia di una mail, che il 23 gennaio del 2024, ovvero un mese dopo la partenza di padre Kiran per l’India, dove si era recato per un periodo di vacanze in famiglia, il segretario speciale del vescovo Leuzzi, don Emilio Bettini, scrive a padre Balaji Boyalla, potente rettore della Regione indiana “Gloria Dei” dei Pallottini, dove è arrivato all’inizio dell’anno dopo molti anni passati in Texas, lasciando nella comunità cattolica americana un grandissimo ricordo. La Regione “Gloria Dei” è una delle otto grandi regioni dell’Ordine dei Padri della Pia Società delle Missioni fondata da Vincenzo Pallotti nel 1835, che oggi nel Mondo comprende 2300 confratelli in 45 nazioni.
E’ a padre Balaji che scrive il segretario del vescovo Leuzzi, e la mail non lascia spazio al dubbio:
«Reverendissimo Padre, come concordato telefonicamente, a nome di Sua Eccellenza Lorenzo Leuzzi, Vescovo della Diocesi di Teramo-Atri, Le invio il fascicolo riguardante la Fondazione eretta privatamente dal P. Kiran. e per la quale il sacerdote raccoglie fondi senza l'autorizzazione dell'Ordinario e nemmeno della vostra Congregazione. La situazione è molto delicata e richiede un intervento tempestivo. Poiché p. Kiran si trova ancora in India, il Vescovo ritiene necessario che il sacerdote rimanga in India per un periodo congruo (almeno sei mesi) per chiarire. La questione, infatti, è molto delicata in quanto comporta conseguenze sia legali che fiscali».
Se questa mail è vera (e dai documenti in possesso di certastampa, tutto lascerebbe pensare che lo sia) allora il ruolo della curia teramana, nella forzata permanenza di padre Kiran in India sarebbe stato determinante. Tanto è vero, che padre Balaji risponde al Vescovo Leuzzi ringraziandolo per l’interessamento e convoca padre Kiran per il 28 gennaio, ovvero il giorno prima del suo volo di rientro in Italia. Un rientro che non avverrà. Padre Kiran non ha più lasciato l’India.