Francesco Marone, docente di Relazioni internazionali del Dipartimento di Scienze politiche, è stato citato in qualità di esperto in un recente articolo del The Guardian sul presunto “fascismo” di Donald Trump.
L’articolo, pubblicato da uno dei più importanti quotidiani di lingua del mondo, si inserisce in un più ampio dibattito pubblico sulle possibili affinità tra Trump, da un lato, e Mussolini e il Fascismo, dall’altro, tanto più dopo l’assalto al Congresso del 6 gennaio 2021. Questo dibattito è stato animato anche da studiosi attivi negli Stati Uniti e in altri paesi, in particolare scienziati politici e storici.
Nel suo scambio con il giornalista del The Guardian, sintetizzato nell’articolo, il professor Marone ha sostenuto che le differenze tra Trump e Mussolini o il Fascismo siano più rilevanti delle apparenti somiglianze. Marone ha suggerito piuttosto di interpretare il successo politico di Trump nel contesto di alcune dinamiche contemporanee visibili negli Stati Uniti e in numerose altre democrazie liberali, e già ampiamente studiate da scienziati politici e altri studiosi, come la crisi del modello democratico liberale, l’ascesa del populismo, la crescita della polarizzazione politica, l’incremento delle diseguaglianze economiche, l’influenza dei social media nella formazione dell’opinione pubblica.
Link all’articolo del The Guardian: https://www.theguardian.com/us-news/2024/nov/04/is-trump-a-fascist