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OretaNuovo sconcertante capitolo su lungomare Marconi di Alba Adriatica.

Ancora restano non chiarite le vicende sugli abbattimenti dei pioppi della zona sud del lungomare, ma si riapre un capitolo ancora più doloroso nella zona nord del lungomare.
Da pochi giorni la ditta incaricata è entrata nel nuovo cantiere per la realizzazione della maxi condotta delle acque chiare (finanziata con fondi pnrr) e si è potuto assistere ad alcune manovre di scavo distruttive, del tutto incompatibili con le alberature presenti all’interno dell’area recintata.
Dalle foto che alleghiamo è possibile osservare come gli scavi abbiano assolutamente rovinato la stabilità delle alberature recidendo da un lato sino in profondità gli apparati radicali.
Appare compromessa d’altronde la funzione vitale degli alberi stessi destinati a questo punto a morte certa.
Come questo possa avvenire e quale sia l’iter seguito per lavori assolutamente non compatibili coi principi di tutela e preservazione del verde pubblico non è dato sapere.

Inoltre nella giornata odierna è stato abbattuto un esemplare di pioppo adulto per una inaspettata perdita di stabilità. La motivazione addotta dall’assessore ai lavori pubblici sembra risibile ed inaccettabile. Si è dunque per questo “imprevedibile caso” proceduto per ragioni di ordine pubblico all’abbattimento, ma non è chiaro chi abbia firmato l’autorizzazione.
Le attività sono chiaramente incompatibili persino col regolamento comunale per la tutela del verde pubblico.

Il cinghiale è tornato a scorrazzare nella cristalleria.

Il regolamento di tutela del verde pubblico comunale stabilisce che :

Articolo 5 - Norme per la difesa delle piante
1. Fermo restando il rispetto dei divieti di cui all’art. 6 comma 2, nelle aree di cantiere e nei casi di occupazione di suolo pubblico è fatto obbligo di adottare tutti gli accorgimenti utili ad evitare il danneggiamento della vegetazione esistente (lesioni alla corteccia e alle radici, rottura di rami, ecc.).
Articolo 6 - Danneggiamenti
1. Sono considerati danneggiamenti tutte le attività che, direttamente o indirettamente,
possano compromettere l’integrità fisica e lo sviluppo delle piante di proprietà pubblica e privata.
È vietato ogni tipo di danneggiamento alla vegetazione esistente, in particolare:
a) provocare ferite con strumenti e mezzi di qualsiasi tipo alle piante situate in giardini, aree verdi, parchi, edifici scolastici e di uso pubblico o abitativo, viali e strade alberate, cimiteri
Articolo 8 - Autorizzazione di abbattimento
1. In assenza di apposita autorizzazione rilasciata dal dirigente sono vietati
l’abbattimento, lo sradicamento e qualunque altro intervento suscettibile di arrecare grave menomazione alle capacità e potenzialità vegetative delle piante tutelate isolate o disposte a gruppi o in filari, di cui all'art. 3.
2. L’autorizzazione di cui al comma 1 è rilasciata, verificata l’impossibilità di adottare soluzioni alternative all’abbattimento, nei seguenti casi:
a) realizzazione di opere pubbliche o di pubblica utilità;
b) edificazione e ristrutturazione di costruzioni edilizie
Articolo 11 - Salvaguardia della pubblica incolumità
1. Nel caso in cui le piante, radicate su aree pubbliche, possano essere una minaccia alla
pubblica incolumità, il Comune provvede all’abbattimento. Nel caso in cui le piante, radicate su aree private, possono essere una minaccia alla pubblica incolumità, il Comune provvede a diffidare i proprietari all'abbattimento ed al ripristino dell’eventuali aree pubbliche danneggiate, in caso d’inerzia dei privati, le piante saranno rimosse a cura del Comune a spese della ditta proprietà, senza pregiudizio dell’eventuale azione penale. Gli
eventuali costi per il ripristino di aree e/o beni pubblici danneggiati saranno a carico della
ditta proprietaria.

Oltre ciò, essendo il nuovo cantiere posto in area sottoposta a vincolo paesaggistico e producendo lavori di grave impatto, assolutamente inconciliabili con la tutela del verde presente nell’area, sembrerebbe giusto accertare anche in questo caso se sia stata interessata la Sopraintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per ottenere il relativo nulla osta ai lavori.
Inoltre va posto riscontro alle ragioni di tutela sancite dalla Legge Regionale 3/2014 per alberi di Pioppo posti in filare e assoggettati a vincolo forestale.
Non è chiaro inoltre se si stia portando avanti il progetto esecutivo o se siano state applicate in queste ore varianti autorizzate o meno.

21 novembre 2024 questa è la festa dell’albero regalata ai cittadini di Alba Adriatica
IL COMITATO VERDE PUBBLICO