Carissimi e carissime,
la mia lettera vi giunge a pochi giorni dall’apertura dell’Anno Giubilare Ordinario 2025.
Con il mio tradizionale augurio per l’inizio del nuovo anno desidero incoraggiarvi ad accogliere il particolare invito di papa Francesco ad essere “pellegrini di speranza”.
Nel 2025 siamo chiamati a compiere un grande passo in avanti nella nostra vita personale e comunitaria. E ciò non a causa delle difficoltà del tempo presente, ma perché quel Bambino che abbiamo accolto nella notte di Natale desidera che ciascuno di noi cresca.
Crescere!
Nel brano del Vangelo di Luca proclamato nella celebrazione eucaristica con la quale ho dato inizio all’anno giubilare nella nostra Diocesi veniva sottolineato un aspetto davvero importante per tutti noi: “Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e davanti agli uomini” (Lc 2,32).
Un tale richiamo di Luca non ha solo valore storico nella vita di Gesù, ma ha una dimensione prospettica per tutti noi.
Per essere pellegrini di speranza bisogna crescere in sapienza, età e grazia, proprio come fece Gesù.
Non basta crescere!
Bisogna qualificare la nostra crescita, perché è grande il rischio di essere schiacciati dal ritmo della vita presente.
Crescere in sapienza: è un invito a prepararsi bene per il futuro. Quando ero giovane come voi, ho sentito tante volte ripetere l’invito a non perdere tempo.
Non tutte le scelte hanno la stessa importanza. Dobbiamo essere capaci di classificarle!
Crescere nell’età: il tempo è un dono che noi non possiamo determinare.
Ogni giorno è una grande opportunità per fare esperienze nuove di crescita personale e comunitaria.
È un invito a evitare gli ostacoli che possono impedire di essere nella condizione, anche fisica, di affrontare con serenità le sfide che si aprono davanti a noi.
Infine crescere nella grazia!
È il segreto della vita.
Se facciamo fatica a investire il nostro tempo e abbiamo paura del futuro è perché non siamo capaci di scoprire e vivere la virtù teologale della speranza.
Tutte le volte che partecipiamo alla vita della Chiesa il Signore ci dona la virtù della speranza che ci incoraggia ad essere costruttori!
Costruire la Chiesa e la società!
Carissimi e carissime,
preparandoci agli incontri con papa Francesco a Roma in questo anno giubilare, vi incoraggio a guardare al futuro con serenità: non siete e non siamo soli!
L’anno giubilare è un grande dono per tutta l’umanità per ripartire nella crescita.
Crescere in sapienza, in età e grazia!
La nostra vita è nelle mani del Signore e affidata alla nostra responsabilità.
Non deludere quel Bambino che resterà nella grotta di Betlemme fino al 6 gennaio, giorno dell’Epifania!
Poi camminerà con ciascuno di noi incoraggiandoci ad essere pellegrini di speranza e costruttori della civiltà dell’amore.
Con la mia benedizione.
Vostro,
+ Lorenzo, vescovo