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MedagiuServizio d’ordine imponente. Decine di Carabinieri e Poliziotti. Polizia Locale a presidiare gli accessi alla zona rossa. Cani anti-bomba a bonificare il Parco della Scienza, per la seconda volta in poche ore. C’è anche un “delegato dell’ambasciata”, cioè un agente del Mossad, che controlla gli strumenti dei giornalisti, con un tampone per gli esplosivi. È tutta la liturgia enorme di un evento storico, irripetibile, che segna un momento vero della storia della nostra città. Umberto Adamoli, un teramano, è “Giusto tra le Nazioni”. Il suo nome, da oggi, è scolpito sul muro dello Yad Vashem a Gerusalemme, tra quelli degli uomini che, pur non essendo ebrei, hanno rischiato la vita per difendere il popolo ebraico. A consegnare l’ onorificenza nelle mani della pronipote Clarice Adamoli, è stato l’ambasciatore di Israele in Italia, Jonathan Peled. 

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È stato lungo, e non facile, il viaggio che ha portato alla consegna di questa onorificenza. Decisivo il lavoro di studio dagli studiosi dello Yad Vashem Paola Fargion e Meir Polacco

ASCOLTA PAOLA FARGION

Quello di Adamoli è un lascito importante, un segno indelebile nella storia, ma per la sua famiglia è anche un’eredità intima 

ASCOLTA CLARICE ADAMOLI

Teramo ricorda, lo fa con orgoglio e affetto. Con la dignitosa vicinanza di chi sa di dover ricordare .

ASCOLTA IL SINDACO

Teramo ricorda. Teramo celebra. Teramo consegna al mondo l’esempio di Umberto Adamoli, che nel momento più duro e difficile, non dimenticó mai di essere un uomo 

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La famiglia ha donato la medaglia al museo storico della Finanza. Nelle parole di Paola Fargion, c’è il valore eterno di questa giornata “Se è vero che chi salva una vita salva il mondo intero, allora possiamo dire che il giusto Umberto Adamoli ha salvato l’universo”.