Nessuno riesce a darsi un perché. Nessuno a Penne, tra i tantissimi amici, e nelle aziende nelle quali lavorava e aveva lavorato, trova una possibile spiegazione per la morte di Mattia, morto a 35 anni lanciandosi dal ponte sul Fino a Bisenti. Tutti volevano bene a Mattia Di Quinzio, ex operaio della Brioni, oggi dipendente di un’azienda di produzione moda a Chieti. Era solare e amichevole, amante del calcio e della natura, delle passeggiate in montagna e delle serate con gli amici. Cosa l’abbia spinto, ieri pomeriggio, a raggiungere quel ponte, parcheggiare l’auto e lanciarsi nel vuoto, per farla finita. Non ha lasciato lettere. Il magistrato di turno, dopo l'ispezione cadaverica, ha restituito la salma alla famiglia per la sepoltura.
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