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Screenshot_2025-02-03_alle_07.55.00.pngUna riduzione di due terzi delle
presenze e un confronto verace tra il sindaco e un tiktoker
napoletano hanno caratterizzato una tranquilla domenica a
Roccaraso: l'invasione bis che si temeva non c'è stata, dopo il
caos scatenato una settimana fa dall'arrivo di 250 pullman degli
utenti del 'mordi e fuggi'. Alla fine ha avuto ragione il primo
cittadino Francesco Di Donato, con i suoi provvedimenti di
contingentamento degli arrivi assistito da un centinaio di forze
dell'ordine: qualcuno però, sia sugli impianti, sia in paese, si
è poi lamentato per un'attività ridotta.
Complice anche una giornata fredda e con il cielo coperto,
sono arrivati solo 40 dei 60 pullman autorizzati, registrando
2.500 arrivi, oltre agli ottomila saliti sugli impianti; numeri
bassi rispetto a domenica scorsa quando l'invasione in paese fu
di 13 mila persone, che si aggiungevano alle 20 mila presenti
sulle piste. Tre bus diretti a Roccaraso sono stati rimandati
indietro dopo il filtro alla "dogana" di Castel di Sangro,
poiché sprovvisti di autorizzazione, mentre altri si sono
diretti verso altre località abruzzesi e molisane. Intorno alle
15.30 sono ripartite le prime comitive campane anticipando la
partenza a causa della pioggia.
"Un calo di presenze, ma il messaggio che deve passare non è
quello che dobbiamo essere di meno - ha affermato il sindaco Di
Donato - il sistema approntato ha retto e diventa un modello
anche per i prossimi weekend, fino al 2 marzo". Anche per il
presidente della Provincia dell'Aquila e sindaco di Castel di
Sangro, Angelo Caruso, "il sistema è stato dissuasivo per
gestire la situazione".
La giornata però è stata movimentata da un tiktoker
napoletano, Anthony Sansone, che prima ha avuto un confronto
vivace con il sindaco Di Donato, poi, uno più duro, con il
deputato campano di Avs, Francesco Borrelli. Sansone ha accusato
il primo cittadino di avere screditato l'immagine dei
napoletani. "C'avete buttato una 'zeppata' (una frecciata, ndr),
facendo capire che il popolo di Napoli è un popolo di ignoranti
e di schifosi e non è così, abbiamo portato qui 200 mila euro.
Potete chiedere scusa al popolo napoletano?".
"Noi - ha replicato il sindaco - amiamo Napoli: questa
comunità è legata a Napoli e alla Campania ed è diventata grande
grazie alla Campania. C'è bisogno naturalmente di rispetto nei
confronti del territorio. Perché ti devo chiedere scusa? Non ti
ho offeso. Vi vogliamo bene, forza Napoli e viva Napoli".
Toni sopra le righe nel confronto tra Borrelli e Sansone.
"Vergognatevi. Noi - ha detto Borrelli - siamo la Napoli di
Sophia Loren, di De Filippo e non della camorra e della
criminalità". Pronta la risposta di Sansone: "noi influencer
siamo realtà. Io sono pulito e mi sono realizzato e non possono
etichettare tutta Napoli così".
Pareri discordanti dei commercianti di Roccaraso sui
provvedimenti del sindaco. "Tutti hanno diritto di venire in
montagna - spiega un commerciante - non solo i ricchi che vanno
sugli impianti a sciare: perdiamo incassi e dobbiamo buttare
roba da mangiare". Per un ristoratore invece "è tutto come le
altre domeniche", mentre per un altro commerciante, "non ci sono
lamentele".
L'eco mediatica dell'invasione ha avuto però degli effetti
negativi sulla fruizione degli impianti sciistici. "È avvilente
- ha segnalato il consigliere del collegio regionale dei maestri
di sci, Simona Di Padova, della Scuola sci Alto Sangro - perché
molte testate giornalistiche riferiscono che si scivola con le
palette dove 'non c'è neve' a Roccaraso: ci stanno creando un
danno enorme perché la neve sugli impianti c'è. È stato creato
un allarmismo sbagliato