Un vero e proprio “delitto” quello compiuto a danno dell’Ospedale Val Vibrata con l’avvenuta soppressione della UOC di Ostetricia-Ginecologia e quello programmato, quindi “intenzionale”, che prevede la stessa sorte per il reparto di Chirurgia. I cittadini vibratiani hanno ormai chiari i fatti: Marsilio e Verì i “colpevoli”, l’Assessore D’Annuntiis e il Consigliere Di Matteo nel ruolo di “complici”, la nuova Rete Ospedaliera approvata dalla Regione Abruzzo “l’arma del delitto”.
Acclarato ciò, per maggiore chiarezza della “Signora Maria” (cit.), ora ripercorriamo i principali atti, in ordine temporale, che hanno portato alla soppressione della UOC di Ostetricia-Ginecologia, per cercare di comprenderne il “movente”.
Dicembre 2022: delibera della ASL di Teramo in cui si promuove un avviso pubblico per concorso a Direttore della UOC del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale di Teramo, nel frattempo divenuto vacante
28 Agosto 2024: il Direttore del Dipartimento Materno-Infantile Dott. Antonio Sisto protocolla la “Proposta di attuazione anticipata della rimodulazione, razionalizzazione ed efficientizzazione dell’assistenza Ostetrico-Ginecologica nella Asl di Teramo”. In sintesi, nelle more dell’approvazione dell’Atto Aziendale in cui deve essere recepita la nuova Rete Ospedaliera, si chiede di anticipare la soppressione della UOC di Sant’Omero rimodulando in UOS accorpata alla UOC dell’Ospedale di Teramo. Questo, come riportato nella missiva, tra le altre cose permetterebbe anche la possibilità di ovviare “alla oramai cronica carenza” di personale, “evitando il ricorso ad ordini di servizio ripetuti per la copertura dei turni”. E qui sorge spontanea la prima domanda: ma durante l’incontro tenuto con i Sindaci vibratiani la dirigenza della Asl non ha dichiarato che Sant’Omero sta vivendo un periodo di intensa attività anche grazie al fatto che l’organico medio è composto da ben nove ginecologici? Delle due l’una: o il personale è carente o l’organico è ben composto.
Quello che colpisce, inoltre, in questa missiva, è il contenuto delle premesse: in pratica il Dott. Sisto ed il Dott. Santarelli già ad inizio 2023 proposero una riorganizzazione dell’assistenza Ostetrico-Ginecologica all’interno dell’intera Asl, concretizzatasi poi con l’approvazione della nuova rete ospedaliera. E qui la seconda domanda: ma quindi la Regione Abruzzo nel decidere la soppressione della UOC di Sant’Omero ha raccolto e accolto la proposta arrivata dalla Asl di Teramo oppure è solo un caso? La risposta a questa domanda è la chiave di volta per la risoluzione di questo “delitto”. E’ stata quindi la Regione a “concepire” l’idea del taglio della UOC oppure è tutta farina del sacco dell’azienda teramana che l’ha proposta?
14 Ottobre 2024: delibera n. 1985 della Asl di Teramo in cui recepisce la precedente proposta del Direttore del Dipartimento Materno-Infantile e quindi, nelle more dell’adozione del Nuovo Atto aziendale in coerenza alla nuova Rete Ospedaliera approvata dalla Regione Abruzzo, si procede ad eliminare la UOC di Ostetricia e Ginecologia di Sant’Omero e contestualmente si procede al trasferimento del Direttore perdente posto Dott. Santarelli sul posto di Direttore della UOC di Teramo, rimasto vacante.
17 Gennaio 2025: delibera n. 69 della Asl di Teramo con la quale si nominano i responsabili delle UOS di Ostetricia-Ginecologia e di Ecografia di II livello del reparto di S.Omero a far data dal primo febbraio 2025.
28 Gennaio 2025: delibera n. 120 della Asl di Teramo con la quale si revoca l’indizione dell’avviso pubblico per il Direttore della UOC dell’Ospedale di Teramo, stante il trasferimento dell’incarico in argomento al Dott. Santarelli, come da deliberazione del 14 ottobre 2024 sopra riportata.
Primo Febbraio 2025: primo giorno senza la UOC di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale di Sant’Omero.
Nel ripercorrere gli atti abbiamo sollevato dei legittimi dubbi sulle ragioni che hanno prodotto questo “delitto”. Più volte negli atti si fa riferimento alla carenza di personale per la quale è necessaria la riorganizzazione, ma poi solo qualche giorno fa la Asl dichiara il contrario. I cittadini vibratiani, infine, hanno il sacrosanto diritto di sapere come sono andate le cose e da chi è partita la proposta di soppressione dell’unità operativa complessa di Sant’Omero.
Ora non ci resta che lottare tutti insieme per difendere la sanità vibratiana e far sì che i tagli vengano revocati per ridare centralità all’Ospedale Val Vibrata.
Elvezio Zunica - Presidente provinciale Italia Viva