×

Avviso

Non ci sono cétégorie

Screenshot_2025-02-03_alle_19.09.21.pngQuattro giorni dopo la consegna della medaglia di “Giusto tra le nazioni” ad Umberto Adamoli, gli studenti scoprono di non aver saputo quello che tutti sapevano due giorni prima.

Per l'Unione degliStudenti, infatti, la premiazione di Umberto Adamoli, podestà della città di Teramo, «…è intrinsecamente problematica. Questa celebrazione, infatti - ricordano - è stata istituita dall'ente israeliano Yad Vashem, fondato nel 1953 con sede a Gerusalemme, che ha come obiettivo principale la "Memoria" e il "Ricordo" da tramandare alle future generazioni. Ma come può, un'istituzione gestita da uno Stato che ne sta compiendo uno attivamente da oltre settant'anni, occuparsi della memoria di un genocidio?», si chiede Elisa Cardola, membro dell'Uds Teramo.
Alla manifestazione erano presenti figure politiche come il presidente della Regione Marco Marsilio e l’Ambasciatore israeliano Jonathan Peled. La presenza di quest'ultimo, secondo l’Uds, avrebbe «… provocato il dissenso di alcuni studenti, non avvisati in precedenza dalle scuole della presenza dell’Ambasciata». 
Il che la dice lunga sull’interesse di quegli stessi studenti per il mondo intorno al loro telefonino, visto che della presenza a Teramo dell’ambasciatore israeliano, avevamo scritto tutti, almeno due giorni prima della manifestazione. 

Ma l’UdS insiste: «Dissenso aggravato dal discorso dell'Ambasciatore, che ha accennato in modo indiretto al genocidio in corso in Palestina con classico vittimismo, parlando di ondate mondiali di antisemitismo nell'ultimo anno e mezzo, provando a rafforzare la propria tesi citando gli eventi avvenuti ad Amsterdam e a Bologna distorti, però, dalla narrativa sionista» continua Elisa Caldarola.
E se non basta l’ambasciatore, ce n’è anche per il presidente Marsilio: «Anche da parte del presidente della Regione abbiamo visto un discorso propagandistico, parlando degli ostaggi catturati da Hamas come vittime di antisemitismo, come persone rapite in quanto ebree, ignorando completamente la reale motivazione e gli anni di storia che precedono il famigerato 7 ottobre 2023», sostiene Francesca Cantagallo, coordinatrice dell'Uds Abruzzo.

Dunque, a distanza di quattro giorni dal fatto, gli studenti che non leggono le cronache locali, ma sanno tutto del Medio Oriente, s’indignano per non aver saputo quello che tutti sapevano da due giorni. 

Avremmo preferito sentire un velo d’indignazione anche perché una di loro, dal leggio, ha sfoderato un terrificante “redarre” al posto di “redigere”… ma la grammatica, si sa, non fa notizia.
ad'a