E’ il capogruppo consiliare di Forza Italia, Mario Cozzi, il primo dell’opposizione a prendere pubblicamente la parola, all’indomani della notizia sulla condanna del Comune nella vicenda dei campi da Padel negati alla Soleia, con il potenziale rischio di dover pagare un risarcimento milionario. E lo fa con un attacco a testa bassa, che si riassume in un chiaro invito al Sindaco Gianguido D’Alberto: «Dimettiti».
Secondo Cozzi, infatti, questa dei campi da Padel è solo la goccia che fa traboccare il vaso: «Adesso basta. Se di un’ennesima prova dell’assoluta inadeguatezza di questa amministrazione comunale si aveva bisogno, quella prova è arrivata con i campi di Padel al Bonolis - accusa Cozzi - è l’ennesima prova dell’assoluta incapacità di D’Alberto & C. nella gestione delle grandi questioni, con il risultato di aver creato solo una serie di danni economici al Comune».
Per il capogruppo di Forza Italia, le prove sono chiare:
«TERAMO AMBIENTE: si decide di trasformare la società, portandola “in house” ma nell’accordo col privato i debiti restano al Comune; TEATRO COMUNALE: si decide di avviare i lavori, ma si rinnova lo stesso il contratto di affitto ad un commerciante, e il Comune si ritrova a pagare i danni; IPOGEO: doveva costare un milione e i lavori durare sei mesi, è costato il doppio e i lavori non si sa quando finiranno; CENTRALE CONA: un progetto tanto sbandierato, che avrebbe risolto i problemi del quartiere, si risolve solo in un costoso attraversamento della strada» riepiloga Cozzi, che poi affonda il colpo: «E adesso i CAMPI DA PADEL AL BONOLIS: mesi di discussioni, prima sul Pef, che non hanno neanche avuto il coraggio di portare in Consiglio, poi alla fine decidono di spendere più di quattro milioni per risolvere il contenzioso sulla gestione, ma senza risolverlo tutto, tanto che adesso il Comune è stato condannato e dovrà pagare i danni».
Per Mario Cozzi, la misura è colma: «Ce n’è abbastanza per dire basta, ce n’e abbastanza per chiedere a D’Alberto di rassegnare le dimissioni, per risparmiare a Teramo e ai teramani altri problemi, altri danni e altri risarcimenti danni»