Secondo i più grandi maestri della braceria, il successo di un piatto dipende da due cose: per l' 80% dalla qualità della carne, per il 20% dalla qualità della brace. E la qualità della brace, va da sé, dipende dalla qualità della legna. Certo, non se l’immaginava nessuno che un noto ristorante della Piana del Cavaliere, nella Marsica, nell’area di Carsoli (del quale non è stata autorizzata la pubblicazione della denominazione commerciale, fino ad eventuali provvedimenti di sospensione dell'attività), non utilizzasse per la propria rinomata carne alla brace una legna di qualità, né un carbone di buon livello, né una legna di scarsa qualità, e neanche una carbonella da supermercato, ma addirittura i pallet dei bancali industriali. Non si tratta solo di legna di scarsissima qualità, ma anche di un rischio vero per la salute, visto che i pallet hanno componenti, come i sostegni di incastro, realizzati con segatura e collanti chimici, che con la combustione emettono fumi potenzialmente tossici. I Carabinieri del Nas, nel corso dell’ispezione al ristorante, hanno anche scoperto e sequestrato 170kg di carne non tracciata, bistecche e salsicce delle quali i proprietari del ristorante non sono stati in grado di indicare la provenienza. Al termine dell’ispazione, il ristorante è stato segnalato alla Questura con la proposta di un’ordinanza di chiusura.