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C’era una volta l’inceneritore, oggi testimone silenzioso di un modo superato di pensare l’ambiente e di gestire i rifiuti. Chiuso da oltre trent’anni, resta come ingombrante monumento al tempo passato, ma è un monumento che sta per cadere, abbattuto dal vento del futuro, perché è lì, su quella stessa area, che nascerà quello che sarà invece un monumento all’economia circolare, all’ambiente gestito con la visione delle risorse da preservare, al tempo nuovo.
Nonostante sopravviva qualche residua resistenza, ovvero quella di un’associazione che ricorre al Tar, benché alcuni tra i promotori di questi ricorsi siano stati promotori di altri ricorsi, in Regione, poi respinti, il progetto va avanti e si prepara ad avviare i lavori di realizzazione di un impianto che farà di Teramo il baricentro di una nuova, moderna e sostenibile, politica di gestione dei rifiuti. «Chi si oppone al biodigestore, non vuole il bene di Teramo», commenta il Sindaco di Teramo, Gianguido D'Alberto.Screenshot_2025-03-04_alle_13.39.35.png