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rudy di stefano1In questi giorni a Teramo sta impazzendo la diatriba sull’opportunità o meno di organizzare il carnevale nel bel mezzo della Quaresima e - essendo stato quanto più lontano dalla Chiesa cattolica prima, e convinto cattolico oggi - mi permetto di esprimere anch’io delle considerazioni.

La risposta viene dallo stesso calendario che tutti, ma proprio tutti, cattolici e non, meticolosamente e scrupolosamente osserviamo: vale per la Pasqua tanto quanto la Pasquetta, per il Natale tanto quanto il Capodanno, per il ferragosto, per il giorno dedicato ai lavoratori, per la Festa della Repubblica, per la Festa della Liberazione tanto quanto il Santo Stefano, l’Immacolata Concezione ecc.

Se il carnevale è posto tradizionalmente il giorno prima delle Sacre Ceneri (giornata che simboleggia l’inizio del periodo di Quaresima) non è un caso! Carnevale e Quaresima sembrano momenti apparentemente opposti, ma in realtà profondamente legati tra loro, con radici che intrecciano elementi cristiani e usanze popolari. Pertanto, la discussione in merito all’inopportunità di festeggiare il Carnevale durante la Quaresima, non riguarda solo un Credo Cattolico (rispettato solo per i famosi “giorni rossi” sul calendario: in quel caso sono tutti attenti osservanti della Liturgia Cristiana), ma è il risultato di una tradizione culturale e storica, oltre che religiosa. Il carnevale rappresenta la gioia, l’abbondanza ed il divertimento; la Quaresima è un periodo dove si è invitati a mettere da parte l’effimero e a riscoprire il valore della carità e del sacrificio, oltre che della preghiera. Il carnevale è posto esattamente, volutamente – e non casualmente - il giorno prima dell’inizio della Quaresima, come ultima occasione di festa prima del tempo di penitenza e riflessione. Pertanto, si al carnevale; ma nei giorni previsti. Così come il cattolico non condivide - tuttavia rispetta - halloween, ferragosto, pasquetta, carnevale ecc., così andrebbe rispettata la Quaresima. Puoi non condividere e non seguire le pratiche religiose, ma un’Amministrazione che ha l’ambizione di rappresentare e garantire tutti, che si definisce laica (e ricordo a tutti che laico non è sinonimo di ateo), ha il dovere di rispettare la tradizione Cristiana. Pur senza digiunare e pregare (cosa che del resto da Amministratore – seppur all’epoca non cattolico – ho sempre fatto).

Capisco quanto care sono le feste a questa effimera Amministrazione, ma il carnevale andava festeggiato a carnevale! Per rispetto delle tradizioni, della storia, della cultura ed infine della religione professata nel paese dove viviamo!

Concludo, sperando che le Sacre Ceneri possano portare un po' di buon senso ad una Giunta che in troppe occasioni (ultima la carne servita nelle mense scolastiche. Oggi, giorno di astinenza dalle carni, carne; ieri verdure e pesce) si è mostrata irrispettosa nei confronti della Chiesa e della religione Cristiana.

 Rudy Di Stefano