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MariuxAlla luce di alcune ricostruzioni giornalistiche seguite alla seduta del Consiglio Comunale di ieri, giovedì 13 marzo, terminata per mancanza del numero legale durante la discussione sul progetto dei Musps nella frazione della Cona, quale nuova sede del “Delfico”, ritengo doveroso fare chiarezza e respingere ogni illazione su presunte assenze determinate da una resa dei conti politica tra il sottoscritto e il Presidente della Provincia Camillo D’Angelo con il quale, oggi, non esiste alcun contrasto politico o personale. Come è noto alla stampa e soprattutto ai cittadini, ogni qualvolta ho ritenuto opportuno esprimere il mio punto di vista su questioni riguardanti il Comune di Teramo o la Provincia, l’ho sempre fatto pubblicamente, anche con toni duri e non necessariamente in linea con gli amministratori in carica. Tuttavia, sulla questione “Delfico” ho scelto da mesi di non contribuire alla vicenda con ulteriori mie dichiarazioni poiché ho constatato che il dibattito cittadino, anche grazie a tutti gli attori istituzionali di maggioranza o minoranza, ha assunto contorni surreali: era necessario che la discussione tornasse nei luoghi istituzionalmente preposti quali il Consiglio Provinciale e il Consiglio Comunale, con il coinvolgimento diretto di chi ha il dovere istituzionale e l’obbligo morale di assumere decisioni, ovvero il Presidente della Provincia, il Sindaco, gli Assessori e i Consiglieri provinciali e comunali, ognuno assumendosi la responsabilità delle proprie scelte sia con il voto che con le assenze o presenze. Tornando ai fatti di ieri, pertanto, voglio sgomberare il campo da ogni ulteriore dubbio: gli unici Consiglieri comunali in qualche modo riconducibili politicamente al sottoscritto sono coloro che fanno parte del gruppo del Partito Democratico, ma esclusivamente perché sono espressione dello stesso partito nel quale milito e che ho l’onore di rappresentare per la terza legislatura consecutiva in Consiglio Regionale. Qualsiasi altra ricostruzione è a dir poco lontana dalla realtà dei fatti! Invece, da rappresentante delle istituzioni, mi corre l’obbligo di contribuire con una riflessione più ampia sulla città di Teramo: credo che l’Amministrazione Comunale, con il Sindaco in testa, siadavanti a un bivio storico dove può scegliere di imprimere un decisivo slancio verso la rigenerazione cittadina già avviata o, al contrario, imboccare la strada dell’involuzione politico amministrativa che la riporti a posizioni di retroguardia. Oggi come mai prima d’ora, in una fase di profondi cambiamenti, è fondamentale che il governo della città affronti con la massima attenzione le ricadute delle proprie scelte sulla vita quotidiana dei cittadini, dalla programmazione dell’edilizia scolastica alla ricostruzione post sisma, intesa sia in senso materiale che socio-economico, solo per citare due ambiti tra quelli più importanti, passando anche alle politiche di mobilità sostenibile con la realizzazione delle piste ciclopedonali e il PUMS: è improcrastinabile trovare soluzioni e rimedi che siano concordi con il sentire comune dei teramani e in linea con il bisogno di vivere una città che renda più semplice la vita dei cittadini residenti. Auspico che l’Amministrazione Comunale avvii al più presto una riflessione ampia e approfondita su questi e altri temi aprendosi al vero ascolto dei cittadini, valutando anche eventuali correttivi e cambi di rotta se ritenuto necessario: è questa la cifra con la quale si misura la levatura istituzionale di chi pro tempore ricopre ruoli pubblici! E questa azione di rilancio assume ancora più importanza in una fase storica in cui il centrodestra al governo della Regione e del Paese continua a concentrare le proprie attenzioni benevoli su altri capoluoghi di provincia della nostra regione, facendo “non scelte” sulla città di Teramo e regalando solo illusioni come la pantomima del nuovo ospedale “Mazzini”: in questo contesto la responsabilità dell’Amministrazione Comunale di Teramo è ancora maggiore perché è chiamata a proteggere la città e, allo stesso tempo, rilanciarla affrontando le sfide imposte dal presente. Da parte mia, nel quadro che ho appena descritto, continuerò a essere lealmente al fianco di chiunque voglia il bene di Teramo, dal Sindaco all’ultimo dei Consiglieri, con ogni possibile azione che riterrò utile per proteggere e rilanciare la città. Il mio impegno sarà sempre trasparente e privo di retro pensieri e auspico di trovare sempre interlocutori pronti a porsi come risolutori e facilitatori e mai come temporeggiatori vittime dell’inedia del tempo. Su questo punto, i cittadini di Teramo e i vari “strateghi politici” possono stare tranquilli: Gianguido D’Alberto non si trova nella stessa situazione in cui versava l’ex Sindaco Maurizio Brucchi nel 2017 e io non sono e non sarò mai colui che interpreterà il ruolo di quel “Bruto” che la città ha già conosciuto. Concludo con il forte auspicio che tutti coloro che oggi rivestono cariche pubbliche nella città di Teramo siano pienamente consapevoli del proprio ruolo e dimostrino di essere all'altezza del compito che la cittadinanza ha inteso affidargli in questo delicato momento storico.

Sandro Mariani
Consigliere Regionale
del Partito Democratico