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PonteteC’è un’inchiesta sul tentato suicidio del ragazzo di Colleatterrato, che dopo essersi allontanato da casa venerdì notte, scavalcando un balcone del primo piano, si è poi lanciato nel vuoto da Ponte San Ferdinando. Adesso è ricoverato nel reparto di Rianimazione del Mazzini, ma per quanto gravi le sue condizioni non è in pericolo di vita, anche se ha riportato gravi conseguenze alla colonna vertebrale, che si teme possano comprometterne la futura possibilità di camminare, ma questo sarà il tempo a chiarirlo. Il ragazzo, classe 2005, secondo quanto ricostruito in queste ore, soffriva di un forte stato di depressione, tanto che più volte aveva manifestato un disagio tale da far temere che potesse meditare un gesto estremo come il suicidio. Era anche stato accompagnato in ospedale, ma sempre dimesso. Era anche stato seguito dai medici del reparto di psichiatria, per un periodo. Negli ultimi tempi, sembra che la sua condizione sia peggiorata a causa di una delusione amorosa. In casa, genitori e amici cercavano di circondarlo di calore umano, ma venerdì sera, in un attimo, è riuscito ad uscire dal balcone e raggiungere ponte San Ferdinando, per lanciarsi nel vuoto. L’inchiesta aperta dal magistrato è sul reato di “istigazione al suicidio” contro ignoti, per escludere l’eventuale ruolo di altre persone nella decisione del ragazzo, del quale il magistrato ha disposto il sequestro di telefonino e computer.