Un consensus sulla 'Bellezza
Naturale del Seno", per far fronte alle crescenti preoccupazioni
per i risultati dall'aspetto "innaturale" e al numero sempre
maggiore di interventi di revisione nella chirurgia estetica. Il
documento comune lanciato da un gruppo di chirurghi plastici, tra i quali anche tre conosciuti professionisti abruzzesi, e promosso con il contributo di Polytech è stato
presentato oggi al palazzo Turati di Milano.
A quanto emerso, la domanda di chirurgia estetica è in
aumento, con il settore della mastoplastica additiva che
rappresenta quasi 3 miliardi di dollari a livello globale e una
crescita annua del 7,5%. Ma come sottolinea Roy De Vita,
chirurgo plastico e direttore del reparto presso l'Istituto dei
tumori Regina Elena di Roma, la domanda "è spesso guidata da
aspettative irrealistiche. Molte donne - spiega - arrivano al
primo consulto chiedendo una marca o una forma di protesi vista
su Instagram. Ma le protesi sono dispositivi medici, al pari di
quelli ortopedici o cardiaci, non sono accessori".
Il consensus internazionale affronta sei delle aree più
comunemente fraintese nella chirurgia del seno: dalla scelta
dell'impianto alle aspettative delle pazienti, dai protocolli di
sicurezza alla selezione delle strutture. "Grande non significa
bello", sottolinea Patrick Mallucci, chirurgo plastico della
British association of plastic reconstructive and aesthetic
surgeons. "La bellezza è una questione di proporzioni, in genere
un rapporto di 45:55 tra il polo superiore e quello inferiore
del seno".
Il metodo 'Natural Breast Beauty' consente una maggiore
precisione clinica e va anche incontro a un'altra fascia di
richieste in aumento che punta a risultati più autentici e non
all'effetto 'artefatto': "Stiamo assistendo a due grandi
cambiamenti globali - osserva Karsten Hemmrich, ceo di Polytech
Health & Aestethic -, le donne chiedono risultati più naturali e
armoniosi, e cresce la richiesta di sicurezza e rigore
scientifico nella produzione dei dispositivi". Mariangela Dal
Prà, managing director Italia e Head of sales centrale Europe di
Polytech afferma: "Vogliamo che le donne siano informate e
consapevoli, non manipolate".