Il Consiglio si apre con il consigliere di Maggioranza Michele Raiola, che interroga l’assessora Cordone sul piano antenne, cioè su un impegno mancato (per ora) della stessa Maggioranza. Sì, sembra un po’ paradossale, ma tant’è… c’è stato un tempo nel quale la Maggioranza se le diceva le cose, adesso se le chiede. E vabbè. L’assessora risponde, Raiola è contento. Tutto è bene quel che finisce bene, il piano antenne arriverà. Le antenne pure.
Sullo stesso tema litigano poi la stessa assessora e Luca Corona di Fratelli d’Italia, ma l’interrogazione che richiama l’attenzione è quella di Franco Fracassa di Futuro In, che solleva il problema degli scaldacqua (cioè gli scaldabagno) che vengono controllati dalla TeAm, con multe per molti cittadini, anche se quei controlli non sono più previsti. Il SIndaco, oltre ad incontrare due cittadini "sanzionati" presenti in aula, ha annunciato un'immediata verfifica e, nel caso, la restituzione dei soldi "multati".
Questa la mail inviata dai cttadini inviata a Team e Comune ed oggetto oggi di interrogazione consiliare
"Ultimamente sono stati notificati, da parte dí TERAMO AMBIENTE. a numerosi cittadini teramani " avvisi di ispezione dell'impianto termico per accertareil corretto stato di manutenzione con tanto di accesso all'interno delle abitazioni dove esistono solo dei semplici scaldacqua unifamiliari che, guarda caso, ai sensi della legge regionale Abruzzo n.18.2015 e DPR Abruzzo 2/Reg/2020, e del Regolamento del Comune di Teramo n. 75 del 2912.21, normative richiamate nell'avviso di ispezione, non sono più considerati impianti termici. Le predette normative traggono origine dal D.Igs n. 192/2005 tant'è che di fatto già da tale data non venivano più ispezionati
Ebbene tutto ciò avviene solo ed esclusivamente nel Comune capoluogo atteso che in tutte le altre città della Provincia tali illegittimi controlli e accertamenti non vengono eseguiti. A nulla sono valse le diverse proteste e le richieste di incontro dirette al Sindaco, mentre Teramo Ambiente sostiene che l'ispezione sono riferite al periodo antecedente l'entrata in vigore delle predette normative e che addirittura proseguiranno fino al 2026.
Ma tale puerile giustificazione non trova riscontro nell'avviso di ispezione che è il solo TITOLO valido per procedere, dove addirittura vengono richiamate le normative che dicono il contrario.
Siamo in presenza, dunque, dì un grave abuso con eccesso di potere con il quale si ripristinano gli effetti di una norma abrogata, in violazione dell'art- 11 delle Preleggi al codice civile sancisce che la legge non dispone che per l'avvenire,.... e che può configurarsi anche in una ipotesi di violazione di domicilio. Teramo ambiente, società interamente partecipata del Comune di Teramo e su incarico del quale opera vorrebbe farci credere che tale iniziativa è stata presa per la salvaguardia dei Cittadini, ma è ridicolo considerato che gli scaldacqua sono stati declassati sin dal 2005 proprio perchè sono dei semplici boiler al pari di una cucina a gas la cui manutenzione ricade sul cittadino.
Smettetela di tormentare i cittadini ai quali va restituito la somma di 115 euro pagata. Basta dopo aver aumentato le tasse e la TARI a continuare a mettere le mani in tasca ai cittadini teramani che sono stremati dall'ormai abituale comportamento ostile ed illegittimo del Comune di Teramo. Sappiate che i Cittadini hanno anche attivato la Regione ed il Difensore Civile"