L'interesse suscitato dal rifacimento del palazzo della Sanità in Piazza Martiri Pennesi a Teramo, dopo la demolizione dell'attuale edificio, pone una riflessione e apre (o almeno dovrebbe aprire) un dibattito pubblico. La riflessione è che l'urbanistica partecipata non è un vezzo culturale ma una esigenza democratica di civiltà, come i numerosi interventi che sin qui si sono avuti da parte di cittadini, associazioni, soggetti politici stanno lì a dimostrare. Il dibattito pubblico, indispensabile, deve potersi aprire e svolgere applicando tutti i metodi della urbanistica partecipata—specie in una città come Teramo, fra le due in Provincia ad avere un regolamento organico sulla partecipazione popolare: a Giulianova il Consiglio comunale aveva approvato questo regolamento già nel 2011—, affinché anche i i cittadini “non in vista” possano acquisire elementi conoscitivi ed esprimere in merito opinioni conseguenti.
L'associazione Demos, oltre ad aver dato il proprio contributo, a suo tempo, per l’approvazione e l’entrata in vigore di questi regolamenti comunali, da sempre si occupa di partecipazione democratica ed ha realizzato numerosi progetti di urbanistica partecipata: come non ricordare, per esempio, il prestigioso percorso del sondaggio deliberativo sulla riqualificazione dell'area adiacente al Teatro Romano di Teramo, guidato da un importante tavolo tecnico che coordinò tutte le fasi del sondaggio pervenendo a soluzioni altamente qualificate e, soprattutto, emerse dai reali bisogni e desideri della collettività?
Lo spazio urbano è appunto, della città e la città, nel suo destino, appartiene ai cittadini. Gli spazi pubblici sono il luogo ove si svolge la vita dei cittadini che sono, dunque, gli unici titolari delle scelte urbane. Demos auspica, pertanto, che sul tema della ricostruzione del palazzo della Sanità, sì attui un vero e rigoroso percorso di urbanistica partecipata e non ci si limiti, come spesso si è fatto, a presentare ai cittadini scelte già effettuate e progetti già elaborati e definiti. Per tale finalità, Demos mette a disposizione le sue competenze per realizzare tale percorso, ove le forze politiche di maggioranza e opposizione, le forme associative, le istituzioni della partecipazione popolare volessero aprire questa collaborare.
Il Presidente Demos
Prof. Carlo Di Marco
La vice Presidente
Arch. Maria Antonietta Adorante