La fine giornata di Pasquetta la celebriamo ai giardini Marcozzi in piazza Garibaldi. Inaugurati appena una settimana fa, dopo un restauro durato addirittura cinque mesi e costato sui 56 mila euro alla Teramo Ambiente, si fregiano di quattro panchine, una delle quali riservata ai portatori di handicap. Gli interventi hanno riguardato la potatura e la piantumazione di aiuole e siepi, semina del prato, che semina non è stata, perché i piccioni si sono mangiati subito tutti i semo e poi i’impianto di irrigazione, che evidentemente non irriga, fino alle passerelle in plastica riciclata (bella idea) ma già intasate dalle sigarette gettate a terra per mancanza di contenitori specifici. All’interno dei Giardini, c'è una fontanella donata dal Ruzzo e piazzata li, ma che avrebbe meritato forse una base più ampia. Il vero problema, però, è che un giardino dovrebbe essere verde e pieno di piante, mentre questo è solo una contenitore di terra secca. Le piantine, poche e malridotte, sembrano prossime a seccarsi, proprio per il fatto che non c'è acqua. Insomma cinque mesi che sono serviti a poco se non a ridare una ripulita e a fare in modo che le telecamere evitino il ritorno di spacciatori e nullafacenti. Come dire: una sistemata sì, ma per quello che si è speso e per l'enfasi data dal Comune, con tanto di taglio del nastro e rincorsa a prendersi i meriti dell'assessora (Codone) e della consigliera delegata (Fantozzi) il risultato è ben poca cosa. Un giardino è tale solo se è verde, questo è un "terrario"