L’attività della Teramo Ambiente SpA di accertamento ed ispezione del corretto stato di manutenzione ed esercizio degli scaldacqua di unità immobiliari monofamiliari ricadenti all’interno del territorio comunale, svolta per conto del Comune di Teramo, è legittima e confacente alla normativa, sia nazionale che regionale e comunale, così come corretta è la riscossione della tariffa di ispezione. La precisazione è dovuta in risposta alle accuse di illegittimità della stessa attività, sollevate in una interrogazione nell’ultimo consiglio comunale dello scorso 15 aprile.
“Ci tengo a sgombrare il campo da ogni dubbio relativo alla correttezza dell’attività di controllo svolta dai nostri operatori - dice il presidente della TeAm, Sergio Saccomandi -, chiarendo che le ispezioni sono dovute fino alla data del 28 febbraio 2026 nel rispetto di quanto stabilito dalla normativa, anche per i sistemi dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria, oggetto dell’interrogazione consiliare”.
Questo perchè gli impianti scaldacqua unifamiliari sono stati sottoposti ai controlli di manutenzione ed efficienza energetica fino al 28 febbraio 2022 - data di entrata in vigore del nuovo regolamento impianti termici del Comune di Teramo che li esclude dalle ispezioni -: avendo le certificazioni durata quadriennale, i controlli potranno terminare solo alla scadenza del termine temporale di validità delle stesse (e cioè fino al 28 febbraio 2026).
“Quindi i controlli citati nella interrogazione non sono dovuti a ‘retroattività’ rispetto all’entrata in vigore del nuovo regolamento, come affermato, bensì di attività transitoria fino alla vigenza della certificazione - aggiunge il presidente Saccomandi -. Anche In riferimento alle normative richiamate nell’interrogazione, è bene fare definitiva chiarezza. Il Comune di Teramo con delibera di consiglio comunale n. 75 del 29 dicembre 2021 (entrata in vigore appunto dal 1° febbraio 2022) aveva conformato il proprio regolamento alle disposizioni contenute nella Legge Regionale n. 18/2015 e nel successivo Decreto 31 luglio 2020, n. 2/Reg. costituente il Regolamento applicativo. Quest’ultimo, all’articolo 24, invitava le autorità competenti a conformare i propri regolamenti entro 24 mesi dalla sua entrata in vigore”.
“Nel sottolineare dunque correttezza e pieno rispetto dei tempi e delle leggi - conclude Saccomandi -, voglio ricordare che l’attività ispettiva sugli impianti termici, ivi compresi gli scaldacqua unifamiliari, ha quali obiettivi la salvaguardia degli interessi degli utenti che hanno adempiuto contribuendo ai proventi del servizio fino alla data di modifica della normativa di riferimento, nonché la garanzia della sicurezza degli impianti e la tutela della pubblica e privata incolumità”.
Nota della TeAm