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Questa mattina nella sede della Sala Consiliare del Comune di Castelli, i Carabinieri della Sezione Antiquariato del Reparto Operativo per la Tutela del Patrimonio Culturale hanno restituito alla comunità castellana e alla Chiesa diocesana la Croce processionale in argento del XIII sec. proveniente dall'Abbazia di San Salvatore a Castelli, oltre a due pregiati e antichi tondi in maiolica policroma rubati nel lontano 1977 dall'allora raccolta civica di Castelli.

I beni sono stati recuperati a seguito di indagini condotte dalla Sezione Antiquariato Carabinieri TPC che costantemente svolge meticolose attività finalizzate alla prevenzione e repressione di illeciti nel settore dei beni culturali.

La Croce astile, per lungo tempo conservata presso la chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista a Castelli, proviene dall’ormai non più esistente Abbazia di San Salvatore.Screenshot_2025-05-16_alle_11.29.55.png

Screenshot_2025-05-16_alle_11.29.41.pngSi deve allo storico dell’arte Valentino Pace, già Professore ordinario di Storia dell'arte medioevale e bizantina all'Università di Udine, l’aver dato notizia della presenza della Croce astile in lamina d’argento e terminazioni trilobate scomparsa da Castelli negli anni ’60 presso il Museo di Sant’Agostino di Genova.

L’importanza e il valore storico-artistico dell’opera sono indiscutibili. La Croce, insieme ai frammenti dell’ambone e la statua lignea della Madonna con Bambino (entrambi risalenti al sec. XII), rappresentano le uniche reliquie della scomparsa Abbazia di San Salvatore, e sono tra le opere artistiche più antiche e preziose del contesto della Valle Siciliana (o del Mavone). Recuperata fortunosamente a seguito dell’abbandono e del veloce decadimento del complesso per cui era stata creata, è sempre rimasta in custodia della chiesa parrocchiale di San Giovanni, ed utilizzata in occasioni speciali e ricorrenze che vedevano la partecipazione dell’intera comunità.

L’attaccamento e il valore affettivo e spirituale dell’opera sono stati testimoniati al momento della riconsegna anche dalle parole di profonda gioia e commozione del nostro vescovo Lorenzo, del parroco don Franco D’Angelo e del Direttore dell’Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici Don Marcelo Adrian Cortes. La Croce ora sarà ora custodita nel Museo delle Ceramiche di Castelli.

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LA CRONACA:

I Carabinieri della Sezione Antiquariato del Reparto Operativo per la Tutela del Patrimonio Culturale hanno restituito alla collettività due tondi in maiolica policroma di quel territorio e una croce processionale in argento del XIII sec. proveniente dall'Abbazia di San Salvatore a Castelli (TE).
I beni sono stati recuperati a seguito di indagini condotte dalla Sezione Antiquariato Carabinieri TPC che costantemente svolge meticolose attività finalizzate alla prevenzione e repressione di illeciti nel settore dei beni culturali.

I tondi in ceramica, rubati nel lontano 1977 dall'allora raccolta civica di Castelli, ora Museo delle Ceramiche, raffigurano scene di vita campestre con alberi e personaggi, decorati con l'utilizzo di cinque colori per le sfumature e l'assenza del pigmento rosso, caratteristiche di pittura raffinata che hanno destato l'attenzione nei Carabinieri TPC.

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Gli antichi e pregiati manufatti, detenuti da un privato cittadino a seguito di eredità di famiglia e ignaro della loro provenienza furtiva, venivano localizzati e sequestrati di iniziativa dai militari TPC.
Di fondamentale supporto alle investigazioni sono state le informazioni contenute nella "Banca Dati dei Beni Culturali illecitamente sottratti", il più grande sistema informatizzato di archiviazioni di immagini di opere d'arte rubate gestita dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, attraverso le quali i militari, dopo una attenta analisi comparativa, sono riusciti a identificare i beni trafugati.
Ulteriori approfondimenti presso il Comune di Castelli permettevano di acclarare che le ceramiche erano state realizzate dal maestro Aurelio Anselmo Grue (Castelli, 1699 - Atri, dopo il 1759), che formò la sua preparazione artistica nella bottega paterna.
La Procura della Repubblica di Roma, che ha coordinato il lavoro investigativo della Sezione Antiquariato TPC, ha disposto la restituzione dei tondi a favore dello stesso museo grazie alle risultanze probatorie acquisite dai Carabinieri e al riconoscimento delle due opere da parte del presidente del Museo delle Ceramiche di Castelli.
La ceramica di Castelli, famosa in tutto il mondo per la sua raffinatezza e qualità artistica, rappresenta uno dei simboli più significativi della tradizione abruzzese. La testimonianza artistica maiolicara della piccola città di Castelli si trasmette di padre in figlio da oltre cinque secoli, e grazie a questo importante recupero i due beni rientrano a far parte del patrimonio locale.
La croce astile processionale del XIII sec. era stata trafugata negli anni '60 dall'Abbazia di San Salvatore a Castelli (TE) ed era finita nelle sale espositive del Museo Civico di Sant'Agostino a Genova. L'oggetto sacro era stato individuato dai Carabinieri TPC nell'ambito di specifiche verifiche sull'origine dei beni culturali custoditi presso le strutture museali nazionali.

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Le indagini consentivano così di acclarare che il bene era stato donato al museo da un ente privato ritenuto in buona fede. La croce astile era catalogata dall'Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione di Roma e, per la sua storica e votiva, era stata pubblicata nel volume "Castelli nelle memorie del passato" scritto dal noto medico, storico e scrittore Quirino Celli. La certa provenienza del bene, sottoposto a vincolo di interesse culturale, è stata confermata anche dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di L'Aquila e Teramo. La Procura della Repubblica di Genova, che ha coordinato le attività della Sezione Antiquariato TPC, ha disposto la restituzione della croce astile all'avente diritto Diocesi di Atri - Teramo.
Anche questa pregiata opera artistica, che riveste una particolare importanza storica e soprattutto votiva per l'intera comunità castellana che in più occasioni si era mobilitata per il suo recupero, finalmente è stata restituita dopo oltre sessant'anni alla collettività di Castelli.

IL COMUNE DI CASTELLI
L’occasione della restituzione dei tondi di Aurelio Grue si unisce ad un altro momento storico per la comunità di Castelli, il ritorno della Croce astile in argento del XIV secolo anch’essa illecitamente sottratta alla comunità castellana negli anni 60. La denuncia di scomparsa risale al 1967 ad opera di Giovanni Olivieri e la sua presenza al Museo di Sant’Agostino di Genova fu primariamente segnalata dal professor Valentino Pace cui vanno i sentiti ringraziamenti della comunità tutta. A seguito di un lungo e impegnativo lavoro svolto nel silenzio della burocrazia tra Carabinieri TPC, Sovrintendenza ed Amministrazione comunale e grazie alla disponibilità della Diocesi di Teramo Atri e del Parroco Don Franco D’Angelo, la croce potrà tornare a Castelli. Ad accoglierla sarà il Museo delle Ceramiche che dedicherà una sala apposita ad opere “extra-ceramica” di grandissimo interesse, sala con un allestimento semplice ed elegante, intitolato Extra tempus e curato della direttrice Professoressa Paola Di Felice.
L’Amministrazione comunale, rappresentata oggi dalla Consigliera incaricata Alessia Di Stefano che in prima persona ha gestito le pratiche e le relazioni, si dice entusiasta di questo prezioso ri-arricchimento del Museo e della comunità ed annuncia la prossima presentazione ufficiale delle nuove opere e del nuovo allestimento del