Al via lo studio di fattibilità per la ciclabile sulla Strada Provinciale Via delle Industrie nel Comune di Pineto. A pressntarlo nel pomeriggio di oggi il Sindaco Alberto Dell'Orletta con il Presidente della Provincia Camillo D'Angelo.
"Iniziamo a concretizzare l'idea che finora aleggiava" commenta il Primo Cittadino "a proposito di un tema particolarmente sentito e contemporaneo, quello della mobilità sostenibile nel nucleo industriale."
Mettere giù uno studio di fattibilità tecnico-economico da parte della Provincia di Teramo, infatti, si sarebbe reso necessario anche a ragione del numero sempre crescente dei dipendenti e degli operai che si recano al lavoro attraverso l'utilizzo di mezzi alternativi alle quattro ruote.
"Intervenire per realizzate una ciclabile è un atto dovuto, non per ultimo, affinchè su possa garantire la sicurezza stradale ai tanti che scelgono di muoversi su monopattino e biciclette" aggiunge.
Consiferando che il progetto si trova ancora in fase embrionale, il sindaco ha preferito non sbilanciarsi troppo sui tempi, pur rimanendo ottimista e fiducioso che si possa già mettere in cantiere per il 2026. Certo è, peró, che il supporto della Provincia per l'operazione di sviluppo nella transizione ecosostenibile si rivela sostanziale.
"È un progetto ambizioso quello che abbiamo in animo con il Comune di Pineto" illustra D'Angelo, evidenziando come la realizzazione di una ciclovia nel tratto di strada che dalla rotonda di Progetto Auto Group, per intenderci, collegherebbe tutta la zona industriale fino ad arrivare in Atri, andrebbe a modificare l'assetto viario in un più ampio rispetto della natura, coniugandolo a una nuova idea di lavoro.
"La ciclabile sulla SP27 si manifesta come un'opera strategica per tutto il territorio della costa meridionale e mettere giù un piano per realizzarla significa progettare le strade del futuro" afferma "per questa ragione, in accordo con i bisogni del territorio, la Provincia, che ha in carico l'intero onere, ha ritenuto opportuno accendere un mutuo pari a circa un paio di milioni per eseguire un'opera che rimarrà nella storia."
Eugenia Di Giandomenico