Otto, su trentuno. Sono otto, su trentuno, le firme mancanti dei consiglieri Comunali sul foglio che recita: «Rinuncia ai gettoni di presenza del Consiglio straordinario del 28 maggio». Otto firme mancano. Eppure, lo scopo era chiaro: «I sottoscritti consiglieri comunali con la presente dichiarano di rinunciare ai gettoni di presenza della seduta del 28 maggio 2025. La somma complessivamente derivante da tale rinuncia sarà utilizzata per la copertura delle spese del funerale del professor Luca Gianfelice, e l’eventuale eccedenza sarà corrisposta in favore dei figli di quest’ultimo».
Mancano otto firme, su trentuno.
In realtà, ne mancano dieci, ma due consiglieri erano assenti giustificati. Gli altri otto, non hanno voluto firmare. Semplicemente, non hanno voluto rinunciare al loro gettone di presenza, che è di 53 euro e 54 centesimi.
Ci sta, per carità: la beneficenza è un atto spontaneo, non può essere imposta né pretesa, quindi ognuno ha il diritto di viverla come crede.
Però, in questo caso, più che beneficenza, si trattava di un aiuto vero, diretto, concreto, immediato per due ragazzi che hanno vissuto, in quindici mesi, il doppio dramma di perdere tutti e due i genitori e che, in questo momento, si trovano ad affrontare una situazione che è anche economicamente difficile, non solo umanamente dolorosissimo. Il fatto stesso che la rinuncia al gettone è finalizzate al pagamento del funerale, ne è dimostrazione evidente. Così come lo è anche la raccolta di fondi solidale che, fin dal giorno stesso della scomparsa del professor Gianfelice, un compagno di studi di uno dei figli ha avviato sulla piattaforma “gofundme”, raccogliendo fino ad ora 40mila euro.
Dono di tanti teramani, molti dei quali anonimi, che hanno deciso di dare il loro contributo anche minimo, ma significativo.
Otto consiglieri comunali su trentuno no.
Non faremo i loro nomi, ci limiteremo a dire che sono sette di maggioranza e uno di minoranza.
Non dovevano fare nulla, solo una firma.
Non l'hanno messa.
Per chi volesse invece contribuire alla raccolta solidale QUESTO È IL LINK